Più attenzione ai modi per evitare gli sprechi, uno sforzo maggiore per consumare tutti gli alimenti acquistati – anche in eccesso – e preferenza per alimenti sfusi e con pack riciclabili. E’ la fotografia che emerge dall’ultima indagine Doxa realizzata in esclusiva per Food sui comportamenti alimentari degli italiani durante il periodo di lockdown da Covid-19.
L’analisi, effettuata dall’8 all’11 giugno, ha riguardato 500 intervistati appartenenti alla crowdsourcing community digitale Doxa Roamler.
PIÙ ATTENZIONE, MENO SPRECHI
Durante il periodo di emergenza, quasi 4 intervistati su 10 (il 38%) hanno aumentato la loro attenzione verso lo spreco di prodotti alimentari, mentre per il 57% è rimasta invariata. Cercare di consumare sempre tutti gli alimenti acquistati, anche in eccesso, è stato il comportamento più frequente (77% degli intervistati), seguito dalla maggiore attenzione prestata alla raccolta differenziata (36%).
CHI BUTTA CIBO E PERCHÉ
Al 47% degli intervistati è capitato tuttavia qualche volta di dover buttare cibo scaduto o avariato in questo periodo, contro il 51% di “virtuosi”. Frutta e verdura sono gli alimenti più soggetti a sprechi alimentari, seguiti dai formaggi.
Il motivo principale per il quale è capitato di buttare via del cibo è l’acquisto di scorte eccessive, specialmente di prodotti freschi (51% degli intervistati).
RACCOLTA DIFFERENZIATA E SALUTE DELL’AMBIENTE
Acquista sempre più rilevanza il packaging: la maggioranza degli intervistati ha cercato di evitare le confezioni in plastica, preferendo confezioni riciclabili e alimenti sfusi.
Per più di 6 intervistati su 10 (63%) i comportamenti per evitare gli sprechi alimentari influiscono molto sulla salute dell’ambiente e delle persone. Inoltre, la maggioranza relativa dei rispondenti è convinta che il tema dello spreco alimentare acquisterà un’importanza maggiore nel prossimo futuro.