Mare Aperto Foods – società genovese che fa capo a Jealsa, uno dei principali produttori di conserve ittiche a livello mondiale – quest’anno punta a creare valore intorno alla marca e aumentare la penetrazione nel mercato italiano.
La rivoluzione di Mare Aperto passa da rifacimento del logo, significativi investimenti per un nuovo posizionamento di marca, e ulteriori prodotti da portare sugli scaffali della Gdo. Ma soprattutto sulla volontà di comunicare un impegno che ha radici profonde: quello verso la sostenibilità.
IL PROGETTO “BUONO COL MARE”
Le linee guida sono quelle contenute nel programma We Sea, e comprendono tutti gli ambiti della sostenibilità:
- La pesca e l’acquisto responsabile delle materie prime;
- Una politica di massima attenzione alla qualità e alla sicurezza;
- L’utilizzo di energie rinnovabili e l’impegno concreto verso la protezione dell’ambiente;
- La responsabilità sociale d’impresa e l’economia circolare.
L’ultimo punto è il fiore all’occhiello della politica aziendale di sostenibilità. Già negli anni ’60 erano state poste le basi di un vero e proprio ecosistema, grazie al quale oggi Mare Aperto utilizza il 100% della materia prima, canalizzando le parti inutilizzate per le conserve ittiche su altri mercati. Dalle lische, ad esempio, si trae il collagene per la cosmetica. E’ stato così raggiunto livello Zero Waste per il tonno, mentre è in corso la certificazione Zero Waste per le altre materie prime che utilizziamo. Inoltre, tramite la capogruppo Jealsa, Mare Aperto dispone di parchi eolici propri (in Spagna e Cile) e partecipati, grazie ai quali ha raggiunto l’obiettivo “carbon neutral” nei suoi siti produttivi.
“C’è un numero crescente di consumatori che richiede un maggior impegno verso la sostenibilità da parte dell’industria” – spiega Carlos Blanco, ad del gruppo. “Mare Aperto ha sviluppato un’offerta che risponde perfettamente alle nuove richieste di questi consumatori sempre più responsabili. Siamo entusiasti di questa proposta innovativa e unica nel settore conserviero, che rispecchia perfettamente i valori del nostro marchio: qualità, sostenibilità, innovazione, con un orientamento totale al consumatore”.
IL NUOVO CATALOGO
Il nuovo catalogo presenta interessanti proposte come la “giusta quantità di olio o acqua minerale”, che permette di preservare il sapore dei prodotti ma è migliorativa in un’ottica di sostenibilità, praticità e salute. Alcune referenze includono anche l’inserimento di olio extravergine di oliva biologico, come parte dell’impegno del marchio per l’ambiente.
Il packaging, già unico sul mercato per l’utilizzo su tutta la gamma del sistema di apertura facilitata “easy peel”, ora si veste di un approccio clean label che punta sulla trasparenza in ogni dettaglio informativo, al punto che gli ingredienti dal retro vengono portati sul fronte della confezione. Inoltre, il cartoncino di tutti i cluster è certificato FSC, poiché proveniente da foreste gestite responsabilmente.
“Va superata la percezione del tonno come commodity alimentare: in Mare Aperto vogliamo accrescere il valore del mercato, non solo il suo volume” – sottolinea Carlos Blanco. Per questo “Mare Aperto può davvero dire di essere ‘Buono col mare’, come recita il nuovo payoff”.
I NUMERI DI MARE APERTO
Nata nel 2015 ma già fortemente consolidata, Mare Aperto ha registrato negli ultimi anni un tasso di crescita medio del 19,1%, che le ha permesso di chiudere il 2019 con un fatturato di quasi 70 milioni di euro. Il gruppo si posiziona come il marchio italiano leader nella sostenibilità: tutti i prodotti hanno un certificato di pesca sostenibile, Friend of the Sea o MSC (Marine Stewardship Council). La gamma include anche referenze di tonno pescato a canna.