Si è perfezionata la cessione del marchio Acqua Vera di Nestlé ad AQua Vera spa, una società veicolo controllata dalla famiglia Quagliuolo, imprenditori siciliani del settore plastico. Annunciata lo scorso giugno, l’operazione si è chiusa adesso e rappresenta una sorta di integrazione verticale impropria. I nei proprietari, infatti, tramite la S.I.Com producono da decine di anni preforme in Pet e hanno come clienti importanti proprio la multinazionale svizzera venditrice e Coca Cola Hbc. Un passaggio di mano, quindi, tra aziende che da tempo avevano rapporti commerciali e che si conoscevano. Le due aziende non hanno comunicato il controvalore della cessione. Si sa solo che parte del denaro usato per l’acquisizione è stato finanziato attraverso un fondo gestito da Tenax Capital, società inglese (ma fondata da un italiano) che nel 2019 è diventata parte del grande conglomerato cinese Fosun International.
Acqua Vera era accreditata di un’ottantina di milioni di euro di ricavi e 800 milioni di bottiglie prodotte all’anno, contando i vari formati, ma il nefasto 2020 potrebbe aver molto zavorrato il conto economico. Anche per questo motivo l’acquirente ha sottolineato la necessità di un “rilancio” di questo storico brand. E per questo motivo la nuova società si è dotata di un management di comprovata professionalità nel settore.
L’EX SAN BENEDETTO TOSATO ALLA PRESIDENZA
Il presidente di AQua Vera sarà, infatti, Pierluigi Tosato, ex amministratore di Acqua San Benedetto che ha scelto di guidare la nuova squadra insieme a Fabrizio Quagliuolo, neo amministratore delegato. I due saranno affiancati da Marco Franzoso, già direttore commerciale di Acqua Fiuggi e di Sangemini, che guiderà tutte le attività di vendita; da Luca Maggi, ex Acqua San Benedetto, che si focalizzerà sul canale Gdo, mentre l’horeca sarà presidiato da Alberto Ventriglia, prima d’ora in Ferrarelle. Nel cda della società troverà posto, come consigliere, Claudio Riva, attualmente presidente di Optima Group e in passato alla guida di Stock Italia e Carlsberg Italia.
“AMPLIARE LA GAMMA DEI PRODOTTI”
“L’acquisizione di Acqua Vera – ha dichiarato Fabrizio Quagliuolo, amministratore delegato di AQua Vera – rappresenta un passo importante nel percorso di crescita e consolidamento delle nostre attività: riportiamo in mani italiane questo importante e storico brand delle acque minerali. La nostra strategia di crescita si basa sull’integrazione verticale del processo produttivo e sull’ampliamento della gamma prodotti con una particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, per continuare a garantire la presenza sulle tavole dei consumatori di quella che per storia, qualità e caratteristiche è considerata una delle acque minerali migliori in Italia”.
STABILIMENTO PADOVANO PER ORA RESTA A NESTLÉ
Com’era stato già comunicato, AQua Vera acquisirà solo due stabilimenti su tre di imbottigliamento: quello di Castrocielo (FR) e di Santo Stefano Quisquina (AG). In questi stabilimenti, specifica l’azienda, l’attività proseguirà nel segno della continuità e del mantenimento dei livelli occupazionali, così da assicurare una transizione efficace e garantire gli attuali livelli di qualità e sicurezza alimentare e ambientale. Nello stabilimento di San Giorgio in Bosco (PD), che resterà al momento a Sanpellegrino, la produzione sarà affidata alla società del gruppo Nestlé sulla base di un accordo di co-packing. Lo stabilimento veneto, per il quale c’è un’opzione a vendere, secondo quanto aveva riferito lo scorso giugno una fonte vicina all’operazione, produce anche le lattine di bevande a marchio Sanpellegrino e si pone il problema di come, eventualmente, suddividere le due produzioni.