Il comparto della Coppa di Parma Igp dimostra di aver superato senza particolari affanni le difficoltà legate alla pandemia. Nel corso del 2020, infatti, così come evidenziato dai dati ECEPA, i volumi di produzione sono aumentati del +9% rispetto al 2019, raggiungendo quota 4,2 milioni di kg di carne suina lavorata. La produzione etichettata, invece, si attesta a 1,8 milioni di kg, in leggero aumento rispetto ai 12 mesi precedenti. Segna un progresso del +14%, invece, la produzione di preaffettato, a 430mila kg di carne suina, assecondando così una tendenza comune all’intero mercato dei salumi. Nel complesso, il fatturato al consumo riporta un balzo del +13%, a quota 68 milioni di euro. Tiene, inoltre, l’export, facilitato anche dal fatto che i principali partner commerciali stranieri siano in area Ue.
AVANZA IL PREAFFETTATO IN VASCHETTA
Forte di una quota del 70% sulle vendite totali, la grande distribuzione si conferma saldamente leader tra i canali distributivi. I consumatori scelgono in particolare la Coppa di Parma Igp intera e in tranci, ma in evidenza ci sono le performance del prodotto preaffettato, che ora pesa per il 25% delle vendite realizzate in Gdo. Ben cinque punti in più rispetto al 2019.
NUOVE OPPORTUNITÀ NEL MERCATO USA
«Possiamo ritenerci soddisfatti dei risultati conseguiti nel 2020, resi ancor più significativi dalla particolarità del quadro macroeconomico – commenta Fabrizio Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma Igp, che riunisce 21 aziende e garantisce lavoro a 520 occupati, considerando l’indotto -. Guardiamo al 2021 con prudenza, perché purtroppo l’emergenza Covid-19 non si può ancora considerare conclusa. Per quanto riguarda il mercato domestico, l’obiettivo è mantenere i volumi e crescere a valore. Un aiuto importante potrebbe arrivare dalla graduale ripresa del mondo ho.re.ca., così penalizzato dalle chiusure. Guardando all’estero, siamo convinti che il mercato nordamericano abbia enormi potenzialità. Continuiamo a lavorare sottotraccia per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per la commercializzazione negli Stati Uniti».