Le recenti notizie sui risultati dei controlli del Nas in vari supermercati su tutto il territorio nazionale continuano a far discutere. Dopo le riflessioni del manager della Gdo Mario Gasbarrino riportate da Foodweb, Giorgio Santambrogio (nella foto), Amministratore delegato di Gruppo VéGé, ha scritto una lettera al presidente del Consiglio Mario Draghi. Per sottolineare come “il 99% delle rilevazioni [del Nas alla ricerca di tracce di coronavirus sulle superfici dei supermercati, ndr] abbiano avuto esito negativo”, e per chiedere al governo di accelerare la possibilità di riaprire i centri commerciali anche nei fine settimana.
“Il settore del retail nel suo insieme, in questo drammatico periodo, ha responsabilmente svolto e sta tuttora svolgendo un ruolo fondamentale” – scrive Santambrogio. “I punti vendita della Distribuzione Moderna hanno infatti rappresentato gli unici luoghi di relazione per i cittadini, essendo accessibili a tutti anche durante i lockdown. E questo è avvenuto in totale sicurezza, mentre sui nostri scaffali non è mai mancato nessun prodotto. Siamo stati e siamo un presidio di normalità. Ogni settimana circa 60 milioni di italiani entrano negli oltre 27.000 punti di vendita della Distribuzione Moderna alimentare italiana: negli ultimi 18 mesi in nessun supermercato del nostro Paese si è registrato un focolaio di diffusione del virus”.
Quanto ai controlli nei supermercati, Santambrogio sottolinea come “VéGé, insieme ad altre strutture distributive italiane, è stata oggetto nei giorni scorsi di sopralluoghi da parte dei Nas i quali hanno così potuto verificare la situazione e, di fatto, complimentarsi con i nostri direttori per tutte le procedure messe in atto al fine di garantire la massima sicurezza sanitaria per i clienti e per il personale dei negozi. Abbiamo poi appreso, dagli organi di stampa, che il 99% delle rilevazioni hanno avuto esito negativo: ancora una volta, quindi, le autorità di controllo hanno sancito che i punti di vendita della Distribuzione Moderna sono assolutamente sicuri”.
Da qui partono le richieste rivolte a Mario Draghi e al suo governo. In primo luogo per “riprendere al più presto in considerazione la riapertura nei weekend dei centri commerciali. Si tratta di luoghi sicuri, possono tra l’altro aiutare a decongestionare i centri storici delle città. Luoghi che, tra l’altro, desideriamo mettere anche a disposizione del sistema sanitario nazionale come hub dove eventualmente organizzare campagne locali di vaccinazione”. E proprio a questo proposito, Santambrogio afferma: “Ora che è a buon punto la campagna vaccinale delle persone più anziane e portatrici di fragilità, è opportuno pensare a tutte quelle categorie che sono quotidianamente a contatto con il pubblico. Per questo chiediamo a Lei e al Comitato Tecnico Scientifico di dare priorità alla vaccinazione di commesse e commessi delle nostre imprese. Per quello che questi lavoratori hanno fatto e per quello che quotidianamente fanno, siamo certi che sarebbe un’indicazione utile per il contrasto alla diffusione del virus, e del tutto accettabile e condivisibile da parte dell’opinione pubblica”.