Parte il progetto di cooperazione “Olig+”, finanziato da Regione Liguria e incentrato sull’Olio Dop Riviera Ligure. L’obiettivo è migliorare, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, la produzione olivicola ligure sia in contesti di agricoltura integrata sia biologica. Sviluppando e mettendo a punto strategie di difesa fitosanitaria innovative, in particolare contro Bactrocera oleae, la mosca dell’olivo, la più temibile tra le tante avversità della coltura.
“Il forte impegno del Consorzio Tutela Olio Dop Riviera Ligure è quello di mettere a disposizione personale e mezzi, come l’oliveto sperimentale del Consorzio, per il monitoraggio della mosca dell’olivo e la misurazione dei risultati dei mezzi di difesa al fine al fine di divulgare più possibile queste conoscenze a tutti gli olivicoltori, autentici destinatari del progetto” – afferma Carlo Siffredi, presidente del Consorzio.
Olig+ si pone anche l’obiettivo di lavorare sulle alterazioni di più recente comparsa in oliveto – dovute anche ai cambiamenti climatici – che sono causa di cascola (precoce e/o tardiva) e di cambiamenti sulla qualità finale dei frutti. Il tutto per contribuire a migliorare anche le tecniche di raccolta e di lavorazione in frantoio, a tutto vantaggio della qualità per il consumatore.
Il progetto raggruppa – coordinati dal Capofila CeRSAA, Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere di Liguria – il Consorzio Tutela Olio Dop Riviera Ligure, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Cooperativa Olivicoltori Sestresi e la Società Cooperativa Agricola Le Riunite.