Sono ormai stabili i prezzi dell’olio extravergine di oliva, tanto all’ingrosso quanto all’origine. Ma considerando le giacenze, in complessiva diminuzione, secondo i dati diffusi da AgroNotizie si conferma il persistere dell’effetto calmiere sui prezzi dell’evo italiano provocato dall’eccesso di import dei mesi scorsi – import al momento in fase di attenuazione.
Una scorta giustificata da grossisti e commercianti per controbilanciare la rapida diminuzione di scorte di evo italiano a sei mesi dalla prossima molitura di olive.
PREZZI STABILI
L’11 maggio scorso la Commissione olio della Borsa merci di Bari ha quotato per la seconda seduta consecutiva l’olio extravergine di oliva (con acidità massima dello 0,4% tracciato Iso 22005), che con 4,90 euro al chilogrammo sui minimi e 5 euro sui massimi conferma i valori della scorsa settimana.
L’olio extravergine di oliva con acidità massima dello 0,4% è stato invece fissato a 4,70 euro al chilogrammo sui minimi e a 4,90 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dal 15 dicembre 2020 in avanti. L’olio evo con acidità massima dello 0,8% è stato fissato a 4,10 euro sui minimi e a 4,30 euro sui massimi, anch’esso stabile dal 2 febbraio scorso in poi.
La Commissione olio ha rilevato i prezzi per l’olio extravergine biologico a 5,10 euro al chilogrammo sui minimi e 5,30 euro sui massimi. Stabile sulla scorsa settimana anche l’extravergine Dop Terra di Bari, fissato nuovamente a 4,80 euro al chilogrammo sui minimi e 5 euro sui massimi.
GIACENZE DI EXTRA VERGINE IN DIMINUZIONE
Le giacenze di olio extravergine di oliva in Italia al 30 aprile scorso sono paria a 250.774 tonnellate (fonte: Frantoio Italia). E registrano finalmente una diminuzione del 4,17% su marzo, quando erano attestate a 261.696 tonnellate e in crescita lieve (+0,8%).
La diminuzione delle giacenze del mese scorso – pari a 10.922 tonnellate – è stata determinata in gran parte dalla riduzione delle scorte di produzione italiana, calate di 9.314 tonnellate, dalle 131.384 tonnellate di fine marzo alle 122.070 tonnellate di fine aprile (-7,09%), cui si è sommata una lieve flessione delle giacenze di olio evo di importazione Ue (-1,10%) per 1.250 tonnellate. Invece crescono le giacenze di extravergine extracomunitario (+8,43%), ma in quantità esigua – appena 894 tonnellate. Tra l’altro, abbondantemente sterilizzate dalla diminuzione delle giacenze di evo blend (-20,19 %) calate di ben 1.252 tonnellate a fine aprile.
La domanda di prodotto italiano ha subito la concorrenza degli oli stranieri a più basso prezzo, a cominciare dallo spagnolo, con un deciso effetto calmiere sui prezzi della produzione nazionale, che presenta valori stabili. Anche se, qualora perdurasse l’attuale riduzione delle scorte degli oli esteri, dovrebbero prossimamente ravvivarsi i prezzi di mercato.
PREZZI ALL’ORIGINE STABILI
Quanto ai prezzi medi all’origine per piazza dell’olio extravergine di olive (rilevati da Ismea “franco azienda” ed Iva esclusa tra il 3 e l’11 maggio 2021), essi risultano tutti stabili rispetto alla settimana scorsa.
Il 6 maggio Ismea ha rilevato a Foggia un prezzo medio di 4,48 euro al chilogrammo. La piazza risulta ancora in perdita di 12 centesimi sul 18 febbraio scorso (-2,60%), quando era stata rilevata a 4,60 euro.
A Bari il prezzo medio dell’extravergine rilevato da Ismea il 3 maggio è di 4,65 euro al chilogrammo. Rispetto al 15 febbraio, Bari perde 15 centesimi al chilogrammo (-3,10%).
Le piazze del Salento risultano tutte stabili sulla settimana precedente. In particolare, Lecce e Taranto restano ancorate ad un prezzo medio di 4,45 euro al chilogrammo, ovvero sui valori di metà febbraio, precedenti agli ultimi rialzi registrati a marzo. Fermo anche il prezzo medio a Brindisi a 4,40 euro al chilogrammo.
In Calabria, per l’evo da produttore le piazze di Cosenza, Rossano Calabro, Lamezia Terme e Catanzaro segnano un prezzo medio all’origine di 4,85 euro al chilogrammo. Gli oli calabresi sono sui valori del 25 marzo, massima quotazione di questa campagna.
In Sicilia – a Palermo e a Trapani – i prezzi risultano stabili l’11 maggio 2021 sulla settimana precedente, pervenendo a quotazione media di 4,90 euro al chilogrammo, valore che persiste dal 23 febbraio. Stabile anche l’extravergine a Ragusa, invariato a 5,50 euro al chilo tra il 2 febbraio ed il 4 maggio.