Investimenti in vista per Clai, dopo un 2020 in cui la cooperativa emiliana specializzata nella produzione di salumi con sede a Imola è riuscita a mantenere il trend positivo degli ultimi anni, superando le aspettative. In base ai primi dati sul bilancio che sarà approvato a luglio, se nel 2019 il fatturato si attestava a 282 milioni di euro ora il valore complessivo è pari a 290 milioni (+3%).
“Il nostro segreto – spiega Pietro D’Angeli, direttore generale di Clai – è aver puntato sempre sul fattore umano. Non abbiamo fatto ricorso neppure a un’ora di cassa integrazione. È proprio in momenti come questo che un’azienda deve dimostrare quanto tiene alle persone con cui collabora ogni giorno: dipendenti, consumatori, stakeholder a ogni livello. Anche nel 2020 abbiamo continuato il nostro percorso di assunzioni. Abbiamo inserito nuove competenze, soprattutto giovani. L’età media degli ingressi è 35 anni, ma tanti arrivano direttamente dall’università e vengono assunti dopo un periodo di inserimento in azienda: sono già otto solo quest’anno”.
INVESTIMENTI E RISORSE UMANE
A maggio del 2018 Clai aveva 490 dipendenti, nel 2020 sono salitia 521, fino ai 542 di oggi. La pandemia non ha interrotto il processo di consolidamento all’estero, dove si realizza il 21% del fatturato relativo ai salumi. E 20 milioni di investimenti saranno messi in campo nel prossimo triennio per proseguire il percorso di crescita.