Se il canale discount è in generale tra quelli che performano meglio in tutti i mercati, nel comparto dei formaggi senza lattosio – dove le performance positive riguardano tutti i tipi di negozi – questa tipologia di punti vendita è quella che cresce maggiormente (+19,3% a valore, +17,1% a volume). Ma si caratterizza anche per altri aspetti, a cominciare dai prezzi. Nonostante nell’ultimo anno vi sia stata infatti una generale riduzione dei prezzi medi di questo genere di prodotti caseari, i discount si distinguono per essere gli unici luoghi in cui nel corso dell’ultimo anno si è registrato un incremento dei prezzi medi di queste referenze (+1,9%; Fonte Nielsen IQ tot. Italia a.t. aprile 2021).
La sales location a volume (28,7%) è inoltre seconda solo quella dei supermercati; e questo stupisce, anche in relazione all’assortimento ancora poco sviluppato che Food ha riscontrato nel corso di una rilevazione presso due punti vendita milanesi (per descrizione completa vedi store check a p. 130 di Food, luglio-agosto 2021).
UN ASSORTIMENTO RIDOTTO
I negozi visitati tra maggio e giugno, uno a insegna Lidl e un Penny Market, esponevano infatti esclusivamente referenze private label (ad eccezione del Gorgonzola Igor, presente nel Penny Market) e offrivano ai clienti una scelta piuttosto limitata: otto referenze presso Penny Market e quattro presso Lidl, dove peraltro il posizionamento dei prodotti (lontano dai formaggi e vicino ai prodotti vegani) ne rendeva piuttosto difficile il reperimento. Non stupisce invece la presenza pressoché esclusiva della private label. Indipendentemente dal canale, infatti, con una quota a volume del 36,2%, le Mdd sono il player principale del mercato dei formaggi senza lattosio (Fonte IRI tot. Italia+discount gennaio-aprile 2021). Si tratta in genere di linee dedicate dalle insegne ai prodotti free from o salutisti, ormai create praticamente da tutti i retailer per assecondare la crescita della domanda.