Il Gruppo Germinal, punto di riferimento del biologico nel mercato dei prodotti da forno, dei piatti pronti e della pasta, conferma il suo impegno verso una sempre maggiore sostenibilità. A maggio 2021 infatti Mangiarsano, la capogruppo di Germinal, ha modificato la propria forma giuridica in Società Benefit: ora l’azienda trevigiana diventa quindi Benefit Corporation (B-Corp).
Tra le cento B-Corp italiane che si prefiggono di rispettare i più alti standard al mondo di performance sociale, ambientale ed economica e s’impegnano a creare un impatto positivo verso tutti gli stakeholder, il Gruppo Germinal BIO dichiara di lavorare in maniera responsabile, sostenibile e trasparente attraverso un paradigma di business inclusivo e rigenerativo.
“Quest’anno abbiamo voluto rendere il nostro impegno nei confronti delle persone e dell’ambiente ancora più concreto” – spiega Emanuele Zuanetti, Ceo e fondatore del Gruppo Germinal. “Siamo passati, recentemente, da Spa a Spa – Società Benefit con l’obiettivo di porre sullo stesso piano raggiungimento di solidi risultati finanziari e creazione di benessere per la società e per il pianeta. La certificazione B-Corp è stata, poi, un ulteriore e significativo traguardo. Su oltre 100mila aziende ad oggi misurate, solo il 3% ha infatti soddisfatto i requisiti stabiliti da B Lab, l’ente internazionale che conferisce tale certificazione”.
UN PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ
Il percorso di sostenibilità dell’azienda inizia dai progetti di filiera corta, certificata e garantita per la fornitura delle farine, e continua con il supporto a progetti a distanza per garantire condizioni di lavoro eque, in collaborazione con Altromercato.
È un impegno nella gestione consapevole di energia, consumi e risorse. Il tetto dello stabilimento ospita un impianto di pannelli fotovoltaici che consentono una copertura fino al 75% del consumo medio di energia, e un sensibile risparmio annuo di emissioni anidride carbonica. L’energia elettrica, non auto prodotta, proviene da fonti rinnovabili ed è certificata Greener.
Ma è anche la volontà di investire in sempre nuove alternative di packaging che prevedano materiali 100% riciclabili e in una riduzione progressiva di plastica. Dal 2019, dopo anni di sperimentazioni, molte delle referenze di prodotto sono diventate ancora più eco-compatibili: i sacchetti interni di alcuni prodotti sono stati sostituiti da un materiale innovativo biodegradabile e compostabile, ottenuto da sostanze completamente vegetali, realizzato secondo la norma europea Uni En 13432 e certificato ‘Ok Compost’. Packaging 100% compostabili, inchiostri vegetali food grade che rispettano la natura ma anche la scelta di passare dall’utilizzo di carta riciclabile a quella vergine per ridurre sensibilmente il consumo di carta.
“Vogliamo essere un esempio virtuoso di fare impresa, affinché le nostre azioni creino un impatto positivo sulle persone e sull’ecosistema, ma soprattutto ispirino un cambiamento. Abbiamo una responsabilità nei confronti del nostro pianeta e sono convinto che, tutti insieme possiamo invertire la rotta” – dichiara Zuanetti. “Dal canto nostro ci impegniamo a promuovere un biologico che garantisce salute e sostenibilità ambientale attraverso un sistema di valori fatto di trasparenza, onestà e rispetto”.