Quello tra Nestlé e la sostenibilità è un rapporto già ben saldo e consolidato, ma che si arricchisce ogni giorno di nuovi capitoli. E gli ultimi rumors in arrivo dagli Stati Uniti non fanno che rafforzare ulteriormente questo assioma.
LINEA DI PRODOTTI CELL-BASED PER NESTLÉ
Bloomberg infatti, citando fonti anonime, parla di un possibile accordo tra il gigante di Vevey e l’azienda israeliana Future Meat, leader del settore, che dopo aver aperto il primo ristorante cell-based al mondo a Tel Aviv a fine 2020, lo scorso febbraio ha chiuso un round d’investimento da 26,75 milioni di dollari.
L’intenzione di Nestlé pare sia quella di sviluppare una gamma di prodotti cell-based sfruttando la tecnologia dell’azienda israeliana, ma ovviamente siamo sempre nel campo delle ipotesi.
ITER DI APPROVAZIONE
Se la crescente attenzione da parte dei colossi verso le proteine alternative non fa quasi ormai più notizia, considerato che parliamo di un mercato che potrebbe valere quasi 300 miliardi di dollari entro il 2035, i rumors su Nestlè appaiono per certi versi incredibili se si considera il time-to-market.
I prodotti cell-based, infatti, a differenza di quelli plant-based entrati ormai in pianta stabile sul mercato, necessitano di un lungo iter di approvazione da parte delle autorità, FDA e Commissione Europea, esattamente come gli insetti commestibili.
L’unico paese al mondo ad aver dato il via libera finora? Singapore.