Segue la scia del crescente apprezzamento per l’avena l’interesse dei player verso il porridge. Questo piatto, tipico del breakfast anglosassone, si prepara facendo bollire i fiocchi d’avena in acqua, latte o bevande vegetali e completando il tutto con frutta fresca o secca, spezie o altri ingredienti. Una preparazione non particolarmente complessa, ma che comunque richiede un certo tempo, che non tutti sono disposti a trascorrere ai fornelli la mattina.
Per contro, l’apporto nutrizionale di fibre e proteine è perfettamente in linea con le attuali tendenze di consumo. Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino, infatti, il claim ‘fibre’ è il più acquistato all’interno del paniere rich-in, con una quota del 3,7% sulle vendite totali del food e del 4,6% sull’assortimento alimentare, in crescita del +4,3% su base annua. Ancora più brillante l’andamento il ‘claim’ proteine, cresciuto del +9,4% su base annua, migliorando la performance dl 2019.
ARRIVA IL PORRIDGE PRONTO ALL’USO
Rispondono perfettamente alla richiesta di alimenti ricchi di fibre e proteine i porridge ready to use presenti sul mercato che, per ovviare al problema tempo, possono essere preparati in pochi minuti. Ne sono un esempio le cup apri-chiudi da 50 grammi per le due referenze di porridge a marchio Molino Rossetto, nelle varianti al naturale e ai frutti rossi, a cui basta aggiungere un liquido caldo e lasciar riposare per pochi minuti.
Anche Poggio del Farro annuncia l’arrivo di referenze di porridge nella sua offerta, mentre Cameo ha lanciato la gamma Vitalis Porridge, nelle due referenze, classica e ai frutti rossi, puntando anch’essa su un elevato contenuto di servizio: il prodotto è confezionato in buste monoporzione dal 54 g e si prepara in tre minuti solo aggiungendo latte (o altro liquido) caldo.