Prosegue il trend dell’inflazione, che registra una variazione del +1,8% su base tendenziale come rilevato da Istat nella pubblicazione dell’indice provvisorio dei prezzi al consumo di luglio. I beni energetici proseguono la corsa cominciata da inizio anno (+16,9% su base tendenziale), mentre il cosiddetto carrello della spesa si assesta su valori stabili con una variazione +0,2% su base annua.
“Registriamo un andamento pressoché lineare per quanto riguarda il carrello della spesa, con un lieve rallentamento sulla dinamica dei prezzi, che assume maggior evidenza se si prende in analisi il dato mensile (-0,3% su base congiunturale)” – afferma Carlo Alberto Buttarelli, direttore relazioni con la filiera e Ufficio Studi di Federdistribuzione. “Permangono le preoccupazioni, su scala globale, per le tensioni sulle materie prime, in particolare per i beni primari per l’industria e per i beni energetici che spingono in alto l’inflazione. È ancora prematuro valutare se si tratti di una fase transitoria o se questa tendenza possa affermarsi con una spinta inflazionistica ancora più decisa nei prossimi mesi”.
In questo contesto arrivano segnali incoraggianti dal PIL, che nella stima preliminare del secondo trimestre registra un +2,7% sul trimestre precedente e un +17,3% in termini tendenziali. Dati che fanno ben sperare per la ripresa anche se, attualmente, “non dimostra ancora riflessi positivi sull’economia reale considerato che l’andamento dei consumi si conferma piuttosto debole” – afferma Buttarelli. “Nella seconda parte dell’anno sarà fondamentale capire se, proseguendo significativi ritmi di crescita, si possano registrare positivi effetti sulla domanda interna; elemento essenziale per una crescita economica nel lungo termine”.