Boom della grande distribuzione durante le chiusure dei ristoranti per il Covid? Non per Esselunga, che nella prima parte del 2020 ha sofferto molto le limitazioni alla circolazione dei cittadini fuori dai propri circondari o comuni di residenza. La catena della famiglia Caprotti solo ora sta iniziando ad aprire punti vendita di prossimità che hanno funzionato molto bene in quel momento, a differenza dei superstore che furono penalizzati. Ma con la fine di quelle pesanti limitazioni l’attività della società di Limito di Pioltello è ripresa con vigore e i numeri del primo semestre del 2021 rendono manifesta l’accelerazione rispetto a quel periodo di rallentamento.
I ricavi sono cresciuti, infatti, del 6,7% fino ad arrivare a 4,33 miliardi di euro. È la stessa società che ammette di aver goduto di una base di calcolo favorevole a causa delle limitazioni da Covid. Al netto del problema pandemia la crescita della prima metà di quest’anno sarebbe stata quindi inferiore a quella registrata a bilancio, e probabilmente l’incremento dell’intero 2021 sarà inferiore a quello registrato nei primi sei mesi. Ma la notizia è che, finiti questi problemi, lo sviluppo delle attività sta tornando quello di sempre, grazie anche a una corposa attività deflazionistica messa in campo dall’azienda nonostante il riaccendersi dell’inflazione. I prezzi medi a scaffale, la misura della convenienza per il consumatore finale, sono scesi dell’1,7%a fronte di rincari dei listini fornitori dell’1,1 per cento con il risultato che, sottolinea l’azienda, è stata mantenuta “la convenienza relativa nei prezzi di vendita con 2,6 punti percentuali sotto la media del mercato nazionale” secondo dati Nielsen. Sempre per sottolineare la strategia di favore al consumatore, la società ha erogato sconti per 791 milioni di euro, “in crescita di oltre 100 milioni rispetto allo scorso anno”.
MARGINI IN CALO AL NETTO DEI PUNTI FIDATY
L’intensa attività promozionale e deflattiva verso i clienti ha avuto effetti sui margini reddituali, che si sono ristretti al netto di alcune poste straordinarie legate ai punti della carta fedeltà Fidaty, azzerati a fine quinquennio. Il margine operativo lordo (ebitda) “adjusted”, depurato degli effetti delle carte Fidaty è pari a 380,9 milioni di euro, ovvero l’8,8% dei ricavi, in calo rispetto rispetto ai 389,5 milioni (9,6%) del 2020. Il risultato operativo (ebit) “adjusted” è pari a 211,4 milioni di euro (4,9% dei ricavi) in calo rispetto ai 239,0 milioni (5,9%) del corrispondente periodo 2020. Se si comprende anche l’effetto positivo della contabilizzazione al fair value delle operazioni a premio l’ebitda sale a 427 milioni di euro mentre l’ebit, sui cui pesano anche maggiori ammortamenti per le nuove aperture, è pari a 241 milioni. L’utile netto ammonta a 221,1 milioni di euro rispetto ai 128,5 milioni del primo semestre 2020 grazie anche a minori imposte per 65 milioni per il riallineamento fiscale dovuto al decreto legge n.104 del 2020.
UNA NUOVA LINEA DI FINANZIAMENTO “SOSTENIBILE”
La posizione finanziaria netta al 30 giugno è negativa per 1,83 miliardi di euro. Questo valore è condizionato dalla fusione di Superit Finco. e Supermarkets Italiani in Esselunga che hanno appesantito la posizione debitoria del gruppo. I maggiori debiti sono dovuti ai prestiti accesi in passato con il sistema bancario utili anche a liquidare Giuseppe e Violetta Caprotti dal capitale della società. Il patrimonio netto ammonta a 6,63 miliardi di euro.
Sempre sul fronte finanziario Esselunga ha chiuso le esistenti linee di credito di liquidità con scadenza agosto 2022 e contestualmente ha sottoscritto tre linee di credito “Revolving Sustainability-Linked”per complessivi 300 milioni di euro della durata di 5 anni, collegate al raggiungimento di due obiettivi del Piano di sostenibilità 2020-2025 del gruppo. Piano che prevede la riduzione del 30% al 2025 delle emissioni di gas serra prodotte dalla azienda e la distribuzione di oltre 100 milioni di materiale scolastico alle scuole nel periodo 2018 – 2025.
GABRIELE VILLA È IL NUOVO DIRETTORE GENERALE
Gli investimenti del gruppo sono stati pari a 180 milioni di euro. Tra questi si segnala la ripresa delle nuove aperture che sono state quattro, distribuite a Milano, Roma (LaEsse), Varese, Mantova cui si aggiunge la ristrutturazione di un punto vendita sempre a Varese.
Le novità non si fermano qui, ma interessano anche i piani alti della gestione del gruppo che vede la nomina a direttore generale di Gabriele Villa, una lunga carriera in Esselunga a parte una parentesi nel gruppo Metro. Villa, ex direttore commerciale, avrà la responsabilità della direzione dalla quale proviene oltre alla assicurazione qualità, produzione, logistica, digitale e information technology. Dall gruppo è uscito qualche mese fa l’ex amministratore delegato Sami Kahale, che ha guidato l’azienda della gdo negli ultimi anni.