Good Meat di Eat Just chiude round da 97 milioni di euro

L’aumento di capitale ha visto anche l’ingresso in società di due veterani dell'agroalimentare a stelle e strisce
Good Meat di Eat Just chiude round da 97 milioni di euro

Sono settimane abbastanza movimentate per il comparto dell’agricoltura cellulare. Pochi giorni dopo l’annuncio degli investimenti della star di Hollywood Leonardo di Caprio nelle startup Mosa Meat e Aleph Farms, è arrivata l’ufficialità di un’altra importante operazione.

GRANDI SOLDI E GRANDI NOMI

Dopo aver ricevuto il via libera alla commercializzazione da parte delle autorità di Singapore. primo e finora unico caso a livello mondiale, The Good Meat, la divisione cell-based dell’azienda di proteine alternative Eat Just, ha annunciato infatti la chiusura di un round d’investimento da 97 milioni di euro, che servirà ovviamente a portare la tecnologia su scala industriale.

Contestualmente alla chiusura dell’operazione, l’azienda ha ufficializzato l’ingresso nel board di advisor di Dan Glickman, segretario Usa per l’agricoltura dal 1995 al 2001, e Jim Borel, ex vice presidente esecutivo di DuPont.

GRANDE OPPORTUNITÀ

Sono orgoglioso di vedere la nostra azienda fare il passo successivo verso la produzione di carne coltivata su larga scala” – ha affermato Josh Tetrick, co-fondatore e amministratore delegato di Eat Just.“Questo investimento, insieme alla guida del segretario Glickman e Jim Borel, ci rende in grado di perseguire i nostri obiettivi in più regioni del mondo.

Sono lieto di unirmi al comitato consultivo di Good Meat, dove posso aiutare l’azienda nei suoi sforzi di fornire opzioni proteiche che possano in definitiva aiutare a nutrire una popolazione mondiale in crescita e affamata in modo sicuro e sostenibile” ha affermato Glickman. “Anche se sosterrò sempre il lavoro degli agricoltori tradizionali per nutrire il mondo negli Stati Uniti e altrove, le tecnologie innovative di questa azienda possono aumentare le opportunità a lungo termine per i consumatori di ampliare le loro scelte e migliorare i propri regimi alimentari”.

Un ex ministro dell’agricoltura che sposa l’agricoltura cellulare. Per chi avesse ancora dubbi sull’innovazione alleata della tradizione, e non nemica.

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