Con l’accezione inglese Italian Sounding si definisce un fenomeno che sfrutta la reputazione e l’attrazione che il prodotto alimentare italiano genera nel mondo. Consiste nell’utilizzo di denominazioni, riferimenti, immagini e segni che evocano l’Italia e – in particolare – alcuni dei suoi più famosi prodotti tipici, per promuovere la commercializzazione di prodotti fatti all’estero e che nulla hanno a che fare con l’originale.
LE IMITAZIONI SUPERANO LE ESPORTAZIONI
Il Consorzio Parmigiano Reggiano Dop stima che il giro d’affari del falso parmesan fuori dall’Unione Europea – dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tutti i continenti – sia di 2 miliardi di euro, per circa 200mila tonnellate di prodotto. Ossia 15 volte il volume del Parmigiano Reggiano esportato.
OBIETTIVO DEL CONSORZIO PARMIGIANO REGGIANO: TOTALE PROTEZIONE DEL NOME
“Tutti gli accordi che eliminano i dazi – dichiara Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – e riconoscono il nostro prodotto come indicazione geografica, estendendo al Paese di riferimento l’applicazione del disciplinare della Dop, costituiscono dei ‘passi avanti’ e vengono inquadrati come tappe intermedie verso il nostro traguardo: il raggiungimento della totale protezione del nome e delle sue traduzioni. Dobbiamo prima di tutto lottare contro l’Italian Sounding e fare cultura di prodotto, trasmettere ai consumatori che vivono in mercati lontani per quale motivo vale la pena spendere qualche euro in più; per avere in tavola il prodotto autentico, che si distingue per qualità e completa tracciabilità della filiera”.
GARANZIE DI QUALITÀ E LEGAME CON IL TERRITORIO SONO I DRIVER DEL CONSORZIO GRANA PADANO DOP
“Per il Consorzio Grana Padano Dop l’Italian sounding è molto difficile da arginare dove non esistono tutele legali definite da accordi bilaterali tra UE e Paesi esteri. Questi patti oggi sono stati siglati con Canada, Giappone, Cina e Messico. Quindi, – spiega Renato Zaghini, Presidente del Consorzio Grana Padano – dobbiamo puntare soprattutto su forti campagne di comunicazione, dove promuoviamo i legami veri con i territori e le garanzie di qualità che offriamo”.