Andamento incoraggiante ma ancora debole per la dinamica dei consumi. A confermarlo sono i dati sulle vendite al dettaglio di agosto diffusi da Istat e analizzati da Federdistribuzione. Il commercio nel suo complesso fa segnare un +0,4% rispetto al mese scorso, il non alimentare registra una variazione del +0,7% su base congiunturale mentre le vendite alimentari risultano pressoché stazionarie (+0,1% rispetto al mese precedente).
“A livello macroeconomico si riscontrano diversi indicatori positivi: la crescita del PIL che si prospetta più che positiva anche nel terzo trimestre, una robusta ripresa delle esportazioni e la fiducia dei consumatori che raggiunge uno dei picchi più alti riscontrati da tempo” – commenta Carlo Alberto Buttarelli (nella foto), direttore relazioni con la filiera e ufficio studi di Federdistribuzione. “Si tratta di segnali importanti per il sentiment economico del Paese, che vanno supportati per uscire definitivamente dalla fase emergenziale ed entrare appieno nella ripresa”.
Anche sul fronte dei consumi l’associazione rileva come la macchina si sia rimessa in moto, pur con alcune rilevanti differenze tra i singoli comparti. “Siamo tuttavia di fronte a una ripartenza fragile, non ancora sufficiente a riportare la domanda interna a livello pre-pandemico. Inoltre, occorre prestare attenzione ai possibili effetti inflazionistici che si stanno palesando derivanti dal rincaro dei beni energetici e di alcune materie prime. La tutela del potere di acquisto delle famiglie è un fattore determinante per proseguire sulla strada del rilancio economico del Paese” – conclude Buttarelli.