Più di 350 studenti coinvolti, oltre 130 progetti presentati e 5 artwork vincitori. Si è chiusa così la prima edizione dell’Accademia della Stella di Negroni, nata in occasione dei 90 anni di Negronetto. Per la prima edizione dell’Accademia, la storica azienda italiana di salumeria ha fatto un viaggio nel mondo della creatività, uno degli ambiti di eccellenza italiani riconosciuti in tutto il mondo.
Gli studenti coinvolti tra IED – Istituto Europeo di Design, NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, e Politecnico di Milano – Scuola e Dipartimento di Design, sono stati chiamati a reinterpretare in chiave contemporanea il portato iconico del marchio che, con i suoi oltre 100 anni di storia, ha contribuito allo sviluppo della comunicazione di brand in Italia.
La giuria composta da Matteo Ragni, Francesco Poroli e Anna Godeassi ha decretato le cinque stelle creative che, utilizzando diversi stili, si sono sapute distinguere per originalità, estetica, impatto comunicativo, abilità tecnica e ricerca di un linguaggio semantico ed estetico che raccontasse il marchio, la sua storia ma anche la sua fruizione contemporanea. In palio borse di studio e, per i vincitori del super premio istituzionale, la possibilità di svolgere una sessione di alta formazione negli studi creativi dei giurati, attività che sarà supportata dal brand che intende così fare da ponte tra i talenti del nostro Paese e il mondo del lavoro.
“Sono tante le eccellenze del nostro Paese, stelle che diffondono il Made in Italy nel mondo. Con Negroni, che da oltre 100 anni rappresenta la migliore salumeria italiana, abbiamo iniziato questa avventura per scoprirle e sostenere il talento e le capacità dei più giovani. Ringraziamo tutti gli studenti che hanno accettato di partecipare alla prima edizione dell’Accademia della Stella, i docenti e i coordinatori del progetto. È stato per noi un sorprendente viaggio attraverso la creatività” – ha commentato Claudia Ferrari, responsabile marketing Salumi Negroni.
I VINCITORI
A vincere per NABA è stato il concept “Ogni fetta è una stella” di Arianna Aiello, Beatrice Borsari, Alessandra Fabris e Sara Sozzini. Per IED è stata invece Lara Montresor ad aggiudicarsi la vittoria con un visual dalla palette calda che rappresenta l’immagine di un pic-nic in perfetto stile della tradizione italiana. Per il Politecnico di Milano Alessandro Raimondo, Manuel Reale e Lucrezia Valentini hanno vinto con il concept “Nutriamo da sempre la tua fantasia”.
Alice Gasparri e Chiara Pezzetti, sempre del Politecnico di Milano, si sono aggiudicate, con il concept “Se è Negroni si sente”, il super premio istituzionale assegnato all’unanimità dalla giuria e dai rappresentanti del brand per la capacità di tradurre in immagine lo storico jingle, che da sempre contraddistingue e identifica il marchio della Stella.
Al Politecnico di Milano va anche la menzione social. Lara Macrini, Andrea Pancher e Matteo Paoli sono gli autori del concept “Una fetta, mille storie”, pensato per raccontare l’universo Negroni e le scene quotidiane che collegano le persone al brand in un’unica rappresentazione.
“Mi ha piacevolmente sorpreso come gli studenti siano stati in grado di portare un punto di vista nuovo rispettando la storia, i valori e la tradizione di Negroni. Interpretare un marchio storico è stata una grande sfida e i risultati testimoniamo la maturità progettuale degli studenti dell’Accademia della Stella. È stato un piacere scoprire nuove visioni, un vero e proprio salto nel futuro” – ha affermato Matteo Ragni.
“E’ stato interessante prendere parte alla giuria dell’Accademia della Stella. Sia perché è sempre bello vedere all’opera nuovi talenti, sia perché il confronto con il passato – in questo caso la storia di un marchio come Negroni – è un esercizio che non dovremmo mai smettere di fare . Proprio per questo, la vitalità e la novità portate dagli studenti di tutte le scuole coinvolte hanno confermato in pieno quanto un brand come Negroni resti attuale e contemporaneo, poggiandosi su decenni di storia” – ha raccontato Francesco Poroli.
“I progetti presentati ci hanno messo di fronte a molteplici e interessanti reinterpretazioni del marchio Negroni. La selezione riassume modi di raccontare di grande varietà, dalla pura astrazione alla semplice quotidianità. Sono immagini empatiche, che è un po’ come se strizzassero l’occhio a chi guarda e invitassero a entrare nel loro universo” – ha concluso Anna Godeassi.