Fin dal 2007 Todis, insegna italiana della Gdo controllata dalla cooperativa PAC2000A Conad, sostiene la Comunità di Sant’Egidio con donazioni dirette e con iniziative che riguardano il recupero delle eccedenze alimentari messe a disposizione per le cucine della Comunità. Ma anche organizzando di giornate di raccolta che invitano i clienti a donare prodotti, alimentari e non, ai più bisognosi presso gli oltre 260 punti vendita dell’insegna distribuiti nel Centro-Sud Italia.
Di recente Todis si è anche impegnata nella ristrutturazione della mensa di via Dandolo a Roma, nel quartiere di Trastevere, dove è stato installato anche un nuovo impianto di condizionamento. Todis ha stanziato 50mila euro per i lavori che hanno permesso di rendere più accoglienti i locali, riaperti dal 23 ottobre. La mensa è infatti tornata a essere frequentata in presenza dai suoi ospiti dopo un lungo periodo in cui, a causa della pandemia, ha somministrato pasti da consumare altrove.
TODIS DICE NO ALLO SPRECO
Todis è particolarmente sensibile allo spreco di cibo; un fenomeno che nel 2020, secondo l’Osservatorio Waste Watcher, ha riguardato quasi 2 milioni di tonnellate di prodotti alimentari. “Numeri che, pur rimanendo allarmanti, segnalano un trend decrescente – precisa Massimo Lucentini, Direttore Generale Todis. “Infatti nel 2020 sono state salvate 222.125 tonnellate di alimenti, con una riduzione dello spreco dell’11,6% rispetto al 2019”. E Todis è in prima linea per arginare il grave problema: “La campagna ‘Da Todis non si butta nulla’ mira a un futuro a spreco zero. Come? Per prevenire il generarsi di eccedenze calibriamo gli ordini, curiamo l’esposizione e diamo valore al cibo donandolo agli enti caritativi che collaborano con noi.Grazie al nostro blog, offriamo anche continui suggerimenti al consumatore sulle buone pratiche anti-spreco”.
UN AIUTO AI NUOVI POVERI
Il tema è più che mai cruciale per la Gdo e per il contesto sociale in generale. “La sfavorevole congiuntura economica che stiamo vivendo, conseguenza della pandemia – prosegue Lucentini –, ha creato situazioni di nuove povertà con un incremento di chi le affronta per la prima volta. In qualità di parte attiva del sistema economico nazionale, noi di Todis dobbiamo fare la nostra parte, rendendoci sempre più socialmente responsabili all’interno delle comunità e dei territori in cui operiamo. La nuova veste della storica mensa di Sant’Egidio vuole essere un contributo reale, tangibile e concreto della nostra presenza di sempre: non spendiamo solo parole”.