Ci si salva insieme. È questo uno degli insegnamenti del Covid-19, virus pandemico che a distanza di due anni continua a fare paura. Soprattutto in Africa dove solo il 7% della popolazione ha ricevuto una dose di vaccino. Per dare un contributo concreto è partita #coopforafrica, una campagna di raccolta fondi per favorire la vaccinazione e la lotta al Covid in questo continente. Coop, l’Agenzia ONU per i Rifugiati-UNCHR, la Comunità di Sant‘Egidio e Medici Senza Frontiere hanno deciso di unire le forze: un’iniziativa ancora più significativa con il diffondersi della variante Omicron.
LA CAMPAGNA
#coopforafrica si declina in una raccolta fondi sia online sia in cassa – negli oltre 1100 punti vendita Coop – con l’obiettivo di superare entro il 9 gennaio a un traguardo minimo di un milione di euro. Le donazioni totali saranno poi raddoppiate dalla catena e devolute alle tre realtà umanitarie partner impegnate sul versante solidarietà internazionale e già attive sul territorio africano per favorire la vaccinazione.
“Pensiamo sia necessario mettersi tutti in gioco di fronte a una pandemia e indirizzare gli sforzi verso una causa comune – spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia e Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori)-. Vorremmo cercare di vaccinare almeno 250mila persone, ma contiamo di poter fare molto di più. Non risolveremo i problemi di un continente in estrema difficoltà, però daremo un contributo concreto coerente con la missione cooperativa e contribuiremo a sensibilizzare molte persone sulla necessità di estendere la vaccinazione. E da parte nostra c’è l’impegno di raddoppiare le donazioni che arriveranno”.
Non è la prima volta che Coop si attiva contro il Covid, ad esempio lo scorso anno ha sostenuto la ricerca della Fondazione Toscana Life Sciences sugli anticorpi monoclonali per trovare terapie efficaci contro questo virus, raddoppiando ogni contributo donato e arrivando a superare il milione e mezzo di euro.
I PARTNER DELLA CAMPAGNA
Dall’inizio della pandemia, l’UNHCR ha ribadito che nessuno è al sicuro finché non lo siamo tutti. Le disuguaglianze legate alla condivisione dei vaccini tra gli Stati più ricchi e quelli più poveri ha svantaggiato ciascuno di noi. “L’approccio “prima il mio Paese” non funziona in una pandemia che non conosce confini, -commenta Chiara Cardoletti, rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino -. La campagna #coopforafrica oltre a essere una scelta coraggiosa, mostra visione e lungimiranza. Grazie a queste risorse nel 2022 l’UNHCR potrà realizzare attività cruciali in 21 paesi dell’Africa Centrale e Occidentale”.
La nuova variante Omicron ha acceso di nuovo i riflettori sulla diffusione del Covid-19 in Africa. Ancora una volta è lampante che da questa pandemia si esce solo insieme, perché il virus continuerà a rappresentare una minaccia finché i vaccini non saranno disponibili per tutti. “Per la campagna lanciata da Coop – afferma Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio – metteremo a disposizione le capacità del nostro programma DREAM, che dal 2002 ha garantito diagnostica e assistenza sanitaria gratuita a mezzo milione di malati di Aids, in 10 Paesi africani, e si è immediatamente attivato nella lotta alla pandemia attuale, iniziando le vaccinazioni nei suoi centri e ambulatori”.
È essenziale che governi e aziende farmaceutiche assicurino accesso a vaccini e cure per tutti, ma è anche indispensabile mettere i Paesi a medie e basse risorse nelle condizioni di poter realizzare campagne di vaccinazioni efficaci, in grado di raggiungere prima di tutto i gruppi più vulnerabili. “Il sostegno di Coop arriva in un momento importante della nostra azione in contrasto al Covid-19 e mentre il virus continua a mutare, configurando una nuova potenziale minaccia per i sistemi sanitari di tutto il mondo – dichiara Stella Egidi, responsabile medico di MSF – .Con questa campagna riusciremo a rafforzare il supporto ad alcuni Paesi africani nella lotta all’epidemia e nelle campagne di vaccinazione, fornendo personale, materiale medicale, assistenza tecnica nell’organizzazione logistica e attività di promozione alla salute in particolare rivolte alle comunità più vulnerabili come malati cronici, senzatetto e rifugiati”.
L’obiettivo fissato da #coopforafrica è sfidante ma raggiungibile, d’altronde occorre velocizzare le raccolte di fronte a una emergenza che non sembra al momento finire.