Nei prossimi anni il principale trend tecnologico e di sviluppo economico sarà l’impatto ambientale delle attività economiche, dei prodotti e dei sistemi. Il Green Deal europeo, con il suo imponente programma di ripresa economica e fondi stanziati per interventi nei settori dell’energia, dell’industria, dei trasporti e dell’agricoltura, sostiene l’obiettivo ambizioso dell’Europa di diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. In questo contesto si inserisce il Protocollo d’intesa tra Federdistribuzione, che rappresenta le aziende della Distribuzione moderna alimentare e non alimentare, e Assocold, l’Associazione Costruttori Tecnologie per il Freddo (federata Anima Confindustria) che rappresenta il mondo della refrigerazione industriale e commerciale.
REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
La refrigerazione commerciale è attualmente uno dei settori maggiormente impattanti in Italia per quanto riguarda l’emissione di gas serra. Nonostante i moderni sistemi di refrigerazione utilizzino refrigeranti naturali che non provocano effetto serra e tecnologie efficienti, sono ancora molto diffusi sul territorio installazioni datate, che necessitano di essere sostituite per ridurre le emissioni.
I TERMINI DELL’ACCORDO
Federdistribuzione e Assocold hanno deciso di intraprendere insieme un percorso che promuova la trasformazione e riconversione industriale nel campo della refrigerazione presso le imprese della distribuzione alimentare, in chiave di sostenibilità e digitalizzazione, per accelerare verso il negozio climaticamente neutro del futuro.
“L’accordo – dichiara Francesco Mastrapasqua, Presidente Assocold – ha lo scopo di accelerare la transizione ecologica nella Distribuzione moderna, contribuendo all’implementazione di un nuovo modello di realizzazione di punto vendita climaticamente neutro. Per noi sarà fondamentale promuovere un più ampio accesso dei retailer alle più moderne ed efficienti tecnologie di refrigerazione naturale e alle agevolazioni previste nel Piano Transizione 4.0 per i sistemi digitalmente interconnessi”.
Attualmente i refrigeranti ad alto impatto serra sono stati vietati in tutte le nuove apparecchiature dal primo gennaio 2020, ma vengono ancora utilizzati per la manutenzione degli impianti esistenti. L’Europa chiede di ridurre dell’80% il consumo di queste sostanze entro il 2030 e mette a disposizione i fondi legati al Next Generation EU e, in Italia, al Recovery Fund (PNRR), che possono e debbono essere utilizzati per intervenire con un programma strutturale di riconversione (retrofit) degli impianti di refrigerazione commerciale più desueti ed impattanti con impianti dotati di moderne tecnologie a refrigerante naturale (anidride carbonica e propano) e migliorata efficienza energetica.
“Federdistribuzione e Assocold – afferma Alberto Frausin (nella foto), Presidente di Federdistribuzione – vedono nel PNRR un’opportunità fondamentale e irripetibile per accelerare questo processo di riconversione, che potrebbe portare a un consistente abbattimento delle emissioni serra”.