Il più grande retailer al mondo, Walmart, si appresta a entrare nel Metaverso, ragionando su produzione e vendita di beni solo virtuali, creazione di una propria criptovaluta e raccolta di Non Fungible Token (NFT).
Il gigante statunitense della Gdo ha infatti depositato il 30 dicembre scorso, presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti, diversi nuovi marchi che, secondo i media specializzati, indicherebbero la sua intenzione di produrre e vendere beni virtuali, tra cui elettronica, decorazioni per la casa, giocattoli, articoli sportivi e prodotti per la cura personale.
In una separata richiesta di deposito di brevetto, la società ha dichiarato che avrebbe offerto agli utenti una valuta virtuale e i Non Fungible Token. Secondo Bloomberg, il gruppo ha depositato marchi per i nomi Verse to Home, Verse to Curb e Verse to Store.
In una nota ufficiale Walmart ha spiegato che sta “esplorando costantemente il modo in cui le tecnologie emergenti possono modellare le future esperienze di acquisto. Stiamo testando nuove idee tutto il tempo. Alcune diventano prodotti o servizi che arrivano ai clienti. E alcuni li testiamo, proviamo e riproviamo, e impariamo dall’esperienza”.
I RETAILER E IL METAVERSO
Walmart è solo l’ultimo di un ancora limitato ma significativo drappello di grandi retailer che negli ultimi mesi hanno cominciato ad abbracciare il Metaverso. All’inizio di novembre 2021, ad esempio, Nike ha presentato una serie di domande di brevetto, anticipando i suoi piani per vendere sneaker e capi di abbigliamento esclusivamente virtuali. Più tardi, sempre a novembre, ha fatto sapere che stava collaborando con Roblox per creare un mondo online chiamato Nikeland. A dicembre 2021 ha acquistato la società di sneaker virtuali RTFKT.