Oltre un milione di quintali di grano duro italiano sarà impiegato da alcune delle più importanti industrie molitorie del nostro Paese per la produzione di pasta 100% italiana, valorizzando così il grande lavoro delle aziende agricole. Lo ha comunicato CAI (Consorzio Agrari d’Italia), primo hub della produzione organizzata nel nostro Paese, impegnato in queste settimane a rinnovare i contratti di filiera per i cereali gestiti nelle proprie strutture.
IMPORTANTI PREMIALITÀ
Grazie a questi accordi, i produttori riescono a ottenere migliori condizioni sul mercato volte a valorizzare al meglio le caratteristiche qualitative del raccolto. I contratti stipulati prevedono la possibilità di fissare prezzi minimi garantiti in base al valore del mercato già al momento delle semine, con importanti premialità per le fasce proteiche più alte. A questi accordi, seguiranno i contratti per il grano tenero, l’orzo, l’avena e altri cereali.
“Stiamo lavorando per costruire queste sinergie durature tra produzione e industria per valorizzare i cereali di qualità 100% italiani e garantire ai consumatori prodotti eccellenti – spiega Andrea Pasini, Responsabile cerale CAI – Dobbiamo incrementare la produzione cerealicola italiana di qualità e continuare a spingere sui contratti di filiera che sono l’unico strumento in grado di dare certezza e stabilità a tutta la filiera”.
PIÙ DI 11.000 SOCI
CAI produce oltre 650 milioni di euro di ricavi annuo, conta più di 11.000 soci e rappresenta la più grande piattaforma per il collocamento delle produzioni agricole nazionali. Ad oggi ne fanno parte Bonifiche Ferraresi, Consorzio dell’Emilia, Consorzio del Tirreno, Consorzio Centro Sud e Consorzio Adriatico. CAI estende la sua operatività diretta su 23 province in 7 regioni.