Olio d’oliva, uno studio Usa sconfessa il Nutriscore

Secondo il Journal of the American College of Cardiology, il prodotto cardine della dieta mediterranea può ridurre il rischio di mortalità cardiovascolare e proteggere dal cancro
Olio d’oliva, uno studio Usa sconfessa il Nutriscore

Chi cerca di imporre il Nutriscore per favorire il consumo di alimenti come patatine fritte o bibite zuccherate dovrebbe tenere ben a mente lo studio pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology secondo il quale mezzo cucchiaio di olio extravergine d’oliva al giorno può ridurre il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, cancro, malattie neurodegenerative e respiratorie”. È quanto sostiene Unaprol, Consorzio olivicolo Italiano in merito ai risultati dello studio statunitense.

OLIO D’OLIVA E SALUTE

Lo studio si aggiunge alla decisione del gruppo di ricerca selezionato da US News & World Report, composto da scienziati, medici e nutrizionisti, di premiare la dieta mediterranea per il quinto anno consecutivo come la migliore al mondo per il suo ruolo importante nella prevenzione di malattie cardiache e ictus e nel ridurre i fattori di rischio come obesità, diabete, colesterolo alto e ipertensione.

LA BATTAGLIA CONTRO IL NUTRISCORE

Questi studi ci rincuorano, in un momento in cui stiamo combattendo battaglie fondamentali come quella contro il Nutriscore a tutela del nostro olio extravergine d’oliva di grande qualità” – spiega il presidente di Unaprol, David Granieri.

Le caratteristiche chimiche e organolettiche di alimenti quali l’olio extravergine d’oliva, grazie alle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, rendono la dieta Mediterranea unica. Per questo abbiamo il dovere di continuare a divulgare la conoscenza del prodotto di qualità per un consumo più consapevole e per valorizzare il lavoro straordinario dei produttori” – conclude Granieri.

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