Da spreco a risorsa. Un processo virtuoso che Coop persegue da anni. Nel 2021 il progetto Buon Fine, ovvero la merce donata in solidarietà, torna a crescere dopo le difficoltà del primo anno pandemico. Le cooperative di consumatori hanno donato 5.642 tonnellate di derrate alimentari – in grado di generare oltre 11 milioni di pasti – per un valore di oltre 27 milioni e mezzo di euro (erano 26 i milioni lo scorso anno e 5.000 le tonnellate del 2020).
A beneficiarne sono state 938 associazioni di volontariato in tutta Italia. Crescono dunque i risultati della campagna Buon Fine rispetto al primo anno di lockdown, sia in termini di quantità sia di valore, anche se diminuiscono le associazioni beneficiare, forse a causa delle difficoltà di gestione delle stesse nei periodi di limitazioni agli spostamenti.
IL MODELLO DI DONAZIONE
Il 70% delle donazioni interessa prodotti freschi e freschissimi, e questo spiega la particolarità del modello Coop rispetto ad altri. Un modello di donazione a chilometro zero, che attraverso la rete capillare dei 680 punti vendita coinvolti (il 60% della realtà Coop) raggiunge la destinazione individuata (mensa, case di accoglienza, ecc.), grazie al lavoro congiunto di dipendenti e soci.
“MANGIAMI SUBITO”
A fianco delle donazioni di Buon Fine, Coop ha sviluppato nel tempo Mangiami subito, altra misura di contrasto allo spreco alimentare basata sulla vendita a fine giornata di prodotti prossimi alla scadenza a prezzi scontati del 50 per cento. Nel corso del 2021 il progetto ha consentito di vendere beni per 38 milioni di euro su 836 punti vendita coinvolti.
I particolari del progetto Coop contro lo spreco alimentare sono sul sito www.coopnospreco.it dove, oltre ai dati, sono consultabili le ricette realizzate con gli avanzi, curate dalla cuoca Letizia Nucciotti e basate sul riutilizzo dei prodotti tra buona cucina e creatività. Oltre a buone pratiche e consigli per ridurre gli sprechi di cibo, a partire dalla dispensa della cucina.