Il Nutriscore ora minaccia anche le bevande alcoliche

Federvini critica duramente la proposta di Serge Hercberg, ideatore del sistema di etichettatura alimentare, di modificare l’algoritmo per marchiare gli alcolici con la classificazione più allarmistica
Il Nutriscore ora minaccia anche le bevande alcoliche

Il mondo del vino lancia l’allarme dopo il tweet di Serge Hercberg, creatore del Nutriscore, che nei giorni scorsi ha espresso la volontà di aggiungere al suo controverso sistema di etichettatura alimentare una lettera F in campo nero; la classificazione peggiore per il marchiare il mondo delle bevande alcoliche.

Abbiamo appreso con stupore e sconcerto il tentativo di voler applicare nel peggior modo possibile un sistema discriminatorio, penalizzante e fondamentalmente sbagliato come il Nutriscore anche alle bevande alcoliche”, dichiara in proposito Micaela Pallini, Presidente Federvini.

NUTRISCORE: COME FUNZIONA

Il sistema Nustriscore, che tante polemiche suscita in Europa e soprattutto in Italia, è basato su una etichettatura a semaforo, in cui ogni prodotto alimentare viene schedato e giudicato con una lettera e un colore. Finora comparivano 5 lettere, da A (la migliore, secondo il sistema) a E (in campo rosso, a significare la pericolosità del prodotto etichettato). Oggi gli inventori di Nustriscore vogliono aggiungere la lettera F e, tanto per sottolinearne la concezione negativa, la colorano di nero.

È un vero affronto, prima di tutto all’intelligenza dei consumatori – continua Pallinioltre a rappresentare uno schiaffo per un comparto che rappresenta, da secoli, non solo una ricchezza economica, ma soprattutto un modello di vita e di civiltà. Etichettare in rosso, o addirittura in nero come nel nostro caso, un cibo o una bevanda, significa mettere alla gogna e criminalizzare un prodotto senza associarlo alle modalità e occasioni di consumo”.

UN SISTEMA OSTILE AI PRODOTTI ITALIANI

Il Nutriscore è stato da sempre condannato dall’Italia in quanto colpevole, tra l’altro, di disinformare i consumatori e condannare molti prodotti tipici del Belpaese. Con questo sistema vengono penalizzati prodotti come il parmigiano, la mozzarella, il prosciutto di Parma in favore di prodotti, spesso sintetici e di scarso valore. Oggi toccherebbe alle bevande alcoliche, senza alcuna distinzione o valutazione nel merito.

Questo approccio ostile al mondo del vino – aggiunge Albiera Antinori, Presidente Gruppo Vino di Federviniè l’ennesima espressione di una vera e propria crociata insensata e irresponsabile verso un comparto italiano fatto di prodotti agricoli, di qualità, di unicità, di denominazioni di origine, e ci lascia veramente perplessi e preoccupati. Ci auguriamo che le nostre istituzioni ci difendano in maniera forte e chiara”.

La vicenda Nutriscore sembra l’ultima tappa di una vera e propria offensiva in pieno svolgimento. “Il piano europeo di lotta contro il cancro prima, il documento dell’OMS sulla lotta all’alcol e infine questo – conclude Micaela Pallinimi sembra chiaro il tentativo di attacco concentrico nei confronti di quei prodotti e di quei paesi che guarda caso da sempre sono stati portabandiera di uno stile di vita corretto, alimentazione bilanciata, cultura del bere e bellezza associata ai propri territori. Il tutto con una base scientifica approssimativa e grossolana, che non fa le necessarie distinzioni. I prossimi mesi saranno cruciali: difendiamo i nostri settori, le nostre abitudini, la nostra socialità ma soprattutto difendiamo il buon senso”.

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