I dati diffusi da Istat relativi ai prezzi al consumo di gennaio confermano una crescita sostenuta del tasso di inflazione. L’indice generale registra un rialzo del +4,8%, con i beni energetici che proseguono la loro corsa (+38,6% su base tendenziale). Anche il carrello della spesa registra tassi di crescita significativi, del +3,2 per cento.
“I dati di gennaio confermano la notevole incidenza dei beni energetici sull’incremento dell’inflazione, che cresce a tassi che non si vedevano da molti anni. L’effetto è molto rilevante sul sistema delle imprese e sulle famiglie – afferma Carlo Alberto Buttarelli (nella foto), Direttore relazioni con la filiera e ufficio studi Federdistribuzione – e rischia di compromettere la ripresa economica. Secondo una recente rilevazione che abbiamo condotto con Ipsos, il 43% degli italiani prevede di dover ridurre i consumi a causa dell’aumento dei prezzi e uno su tre (35%) teme di non riuscire ad affrontare spese ordinarie. In questo contesto, le aziende della distribuzione stanno operando con grande responsabilità per cercare di contenere i rincari dovuti ai pesanti aumenti di costo che coinvolgono tutti i settori produttivi, sia nell’agroalimentare che nel non alimentare”.
“Occorre tutelare il potere d’acquisto delle famiglie ed evitare pesanti ricadute sul livello dei consumi, che restano ancora sotto i livelli pre-Covid – continua Buttarelli –. Lo sforzo delle nostre imprese non consentirà di evitare che nei prossimi mesi si rilevi un ulteriore incremento dei prezzi sul carrello della spesa. L’impegno del nostro settore resterà alto, per difendere le famiglie e nel contempo per consentire a molte filiere produttive di poter sostenere gli incrementi di costo generati da aumenti diffusi dell’energia e delle materie prime a livello internazionale. Questa tensione sui costi perdurerà probabilmente per i prossimi mesi, mettendo sotto pressione il sistema delle imprese, ed è necessario che le istituzioni continuino a porre la dovuta attenzione a tutti i provvedimenti che possano alleviare le aziende e sostenere i consumi delle famiglie italiane”.