È stato presentato nei giorni scorsi presso l’azienda agricola Valerio Vagliano a Lagnasco (Cu) il nuovo progetto Inalpi sullo yogurt. Inalpi avvierà la produzione di yogurt bio con l’esclusivo utilizzo di frutta “di filiera”, selezionata e proveniente da aziende del territorio. Un nuovo percorso nel quale l’azienda metterà a disposizione l’esperienza maturata nei 12 anni di filiera corta e controllata del latte – percorso compiuto con la collaborazione di Coldiretti – che oggi ne fa il principale player del mercato lattiero caseario piemontese.
“Il progetto – spiega Ambrogio Invernizzi, Presidente Inalpi – nasce sulla base della nostra storia recente. Abbiamo creato insieme a Coldiretti e a Compral Latte, e grazie all’impulso di Ferrero, un sistema virtuoso che mette in primo piano la qualità del latte, abbatte la contrattazione, valorizza la materia prima e crea valore per il territorio in cui operiamo. Due anni fa siamo entrati nel mercato dello yogurt rilanciando, con la nostra filosofia, un’azienda e da quel momento abbiamo pensato di poter costruire un nuovo percorso, basato su alta qualità e trasparenza, facendo crescere una nuova realtà nell’ambito del comparto frutta. Vogliamo creare un nuovo cammino, che contribuisca a rendere sempre più forte e sostenibile questo territorio, e sappiamo che la frase che meglio rappresenta il nostro modo di agire è quella che ci ricorda che per andare veloci si può andare da soli, ma per andare lontano bisogna andarci insieme”.
UN PROGETTO BASATO SUL TERRITORIO
“Unire due produzioni simbolo del made in Piemonte, come il latte e la frutta, per offrire ai consumatori uno yogurt di filiera, sinonimo di trasparenza, tracciabilità ed equa remunerazione dei produttori: è questo l’obiettivo del nuovo progetto che vuole valorizzare, in un unico prodotto, il territorio piemontese” hanno spiegato Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, Delegato confederale.
“Dietro alle 280 aziende di Compral – sottolinea Raffaele Tortalla, Presidente Compral Latte – vi sono 1000 famiglie che grazie al progetto di filiera del latte, hanno avuto l’opportunità di costruire un futuro. Ma ciò che più ci riempie di orgoglio e soddisfazione è che abbiamo assistito all’ingresso di tantissimi giovani, che sono stati coinvolti nelle attività delle aziende agricole delle loro famiglie e hanno visto questo progetto come credibile, innovativo e volto a costruire il domani”.
Il comparto frutticolo piemontese conta numeri importanti, con un fatturato complessivo di oltre 500 milioni di euro, una superficie di 18.479 ettari e 7.950 aziende. L’export sta dando segnali positivi, e registra un +8% rispetto all’anno scorso.