Il nuovo consiglio di amministrazione del Consorzio del Prosciutto Toscano, che resterà in carica per il prossimo triennio, ha confermato alla presidenza Fabio Viani. Convinto sostenitore del rispetto della tradizione, nel suo precedente mandato Viani ha dovuto affrontare problematiche complesse per l’intero settore. Dall’impennata dei prezzi della materia prima dovuta alla pesta suina in Cina, fino alla pandemia, ai pesanti rincari energetici e di tutte le materie prime accessorie. “A tutto questo – spiega Viani – nel 2022 si è aggiunto un ulteriore elemento di complicazione: la guerra in Ucraina. Il nostro settore ha comunque dimostrato di saper reagire alle difficoltà. Ora l’auspicio è quello di una maggiore stabilità”. Per quanto riguarda il triennio 2022-2024, al centro delle linee programmatiche della presidenza Viani c’è un rafforzamento delle attività di promozione e comunicazione sia in Italia che all’estero. Il focus, in particolare, sarà sul Nord America, già oggi il primo mercato extra Ue per il Prosciutto Toscano Dop. Tra Stati Uniti e Canada, sono almeno tre le missioni b2b previste nel 2022.
PRIORITÀ ALLE ESPORTAZIONI
“L’export per noi è un dossier fondamentale – afferma il Presidente Fabio Viani -. I margini di crescita sono significativi. A oggi le esportazioni rappresentano il 15% del fatturato al consumo del nostro settore. Dovremo essere bravi a far percepire gli elementi distintivi del Prosciutto Toscano Dop, a cominciare dalle sue peculiarità, dalla naturalezza alla genuinità”.
PIÙ CONTROLLI SUL WEB
L’obiettivo è anche quello di difendere la Dop dalle contraffazioni, in un’ottica di tutela e vigilanza. Rispetto a questo punto, in particolare, il Consorzio, agendo di concerto con il Mipaaf, punta ad aumentare i controlli sul web. Del resto, su portali e-commerce, non soltanto stranieri, si continuano a registrare casi di utilizzo fraudolento della denominazione.
VERSO UNA REVISIONE DEL DISCIPLINARE
Già nelle prossime settimane, il Consorzio intende lavorare alla revisione del disciplinare di produzione. I temi sensibili sono l’origine e la tracciabilità delle carni suine, nonché la sostenibilità del comparto e il rispetto del benessere animale.