Le tensioni geopolitiche internazionali stanno determinando una riduzione degli scambi cerealicoli che, se dovesse perdurare, potrebbe originare una crisi alimentare globale che investirebbe violentemente alcune nazioni particolarmente vulnerabili. Italmopa – Associazione industriali mugnai d’Italia – sottolinea le conseguenze della guerra in Ucraina sul settore dei cereali in Italia, a partire dalla carenza di frumento tenero.
“In questa situazione di grande incertezza – sottolinea Emilio Ferrari, Presidente Italmopa – non possiamo escludere la crescente tentazione da parte di alcuni stati esportatori di promuovere misure protezionistiche volte a tutelare l’approvvigionamento del mercato interno. Né che alcuni detentori della materia prima effettuino operazioni di ritenzione, con l’auspicio di un ulteriore incremento delle loro quotazioni. Il nostro Paese, strutturalmente deficitario rispetto al proprio fabbisogno in frumento – circostanza che non potrà in alcun modo essere superata neanche nel futuro – si troverebbe pertanto particolarmente esposto nel caso di un’insufficiente fluidità del commercio cerealicolo internazionale. Nel corso delle ultime settimane – prosegue Ferrari – le nostre aziende molitorie, con particolare riferimento a quelle che operano nella trasformazione del frumento tenero per la produzione di farine, stanno così registrando, nonostante il forte incremento dei prezzi, una carenza di offerta che, se confermata, renderebbe problematici sia il corretto e continuo approvvigionamento dell’industria in materia prima, sia la programmazione dei flussi logistici per quanto riguarda il prodotto proveniente dall’estero. La situazione, pertanto, dovrà essere attentamente monitorata e responsabilmente affrontata nell’interesse dei consumatori laddove questa nostra segnalazione dovesse malauguratamente trovare riscontro anche nel corso delle prossime settimane”.