Il primo appuntamento di Cibus 2022 è stata l’occasione per parlare di sostenibilità e dell’importanza di coniugarne le tre declinazioni – economica, sociale e ambientale – come elemento ormai irreversibile per lo sviluppo delle imprese agroalimentari. Il convegno inaugurale, moderato dalla giornalista Cristina Alfieri, ha messo a confronto le esperienze di alcuni protagonisti: Number 1, Inalpi, Andriani, Afidop. Molto importanti le testimonianze del governo, rappresentato dal sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano, che ha annunciato un sostegno alle imprese colpite nel loro business export dalla guerra in Ucraina, e il Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, che ha chiuso i lavori.
COME DECLINARE LA SOSTENIBILITÀ
Ad aprirli, dopo i saluti istituzionali, sono stati Mario Molteni, Docente di corporate strategy – che ha definito la sostenibilità “un fenomeno irreversibile, pervasivo, orchestrato da tutti gli attori che gravitano attorno all’azienda, conveniente e creativo” – e Rossella Sobrero, Responsabile gruppo promotore Salone del CSR e innovazione sociale, che ha richiamato l’attenzione sui valori di trasparenza, coerenza e condivisione.
Renzo Sartori, Presidente Number 1, ha illustrato i primi ottimi risultati (160 nuovi posti di lavoro nel 2021) dell’attività dell’associazione Next, progetto sociale che mette in contatto le aziende con chi cerca lavoro da posizioni di svantaggio. Ambrogio Invernizzi, Presidente Inalpi, ha dimostrato come la sostenibilità possa permeare la filiera di fornitura del latte, per esempio attraverso la retribuzione dei conferitori secondo un sistema indicizzato che utilizza un algoritmo ed elimina la contrattazione. Michele Andriani, Presidente e Ad Andriani, ha raccontato come si può alimentare la sostenibilità con l’innovazione nei progetti di economia circolare, come quello per la produzione di alga spirulina. Antonio Auricchio, nella veste di Presidente Afidop, l’associazione che rappresenta le Dop e Igp, ha rivolto al governo la pressante richiesta di ridurre il costo dell’energia, che sta pesando in misura insostenibile sull’attività di aziende fiore all’occhiello del made in Italy.
GLI INTERVENTI DEL GOVERNO
Nel suo intervento, il Sottosegretario Manlio Di Stefano ha sottolineato che “l’Italia è promotrice di internazionalizzazione: esportiamo circa un terzo del Pil. Per migliorare su questa direttrice occorre investire sulla digitalizzazione, la sostenibilità e la creazione di valore aggiunto. Purtroppo nell’ultimo anno il costo della produzione è aumentato del 36%, per cui il governo in questo momento deve svolgere una concreta azione di sostegno, avviata con la prima tranche di 5,7 miliardi erogati per aiutare l’internazionalizzazione”.
Il Ministro Patuanelli, infine, ha ricordato che “la sostenibilità rappresenta il presente, non solo il futuro: dobbiamo mettere le nostre eccellenze agroalimentari nella condizione di essere valorizzate. In questo senso sono molto utili le misure contenute nel Pnrr, perché in ultima analisi la sostenibilità va supportata con grandi investimenti. E le imprese hanno bisogno di una sostanziale sburocratizzazione e di maggiori certezze”.