Agritech, il progetto per lo sviluppo sostenibile dell’agrifood

Il Centro Nazionale per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura vede coinvolte 18 aziende, tra cui De Matteis Agroalimentare, 28 università e cinque centri di ricerca

Agritech, il progetto per lo sviluppo sostenibile dell’agrifood

Il Centro Nazionale per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura vede coinvolte 18 aziende, tra cui De Matteis Agroalimentare, 28 università e cinque centri di ricerca
Agritech, il progetto per lo sviluppo sostenibile dell’agrifood

Al via Agritech, il Centro Nazionale per lo sviluppo delle nuove tecnologie in agricoltura: un progetto da 350 milioni di euro, di cui 329 milioni a carico del Pnrr. L’iniziativa coinvolge 28 Università, 5 centri di ricerca e 18 imprese: Antares Vision, Consorzi Agrari d’Italia, Casillo, CNH, De Matteis Agroalimentare, Egeos, Enginnering, Eni, Graded, IBF, Irritech, Relatech, Società Sementi Italiana, Telespazio, Bonifiche Ferraresi, Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Intesa San Paolo e Nestlé.

GLI OBIETTIVI DEL CENTRO

Il Centro Agritech nasce con l’ambizione di combinare le migliori competenze scientifiche per rendere l’industria agroalimentare italiana più competitiva e sostenibile con l’obiettivo di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, la riduzione dell’impatto ambientale nell’agrifood, lo sviluppo delle aree marginali, la sicurezza, la tracciabilità e la tipicità delle filiere. L’Università Federico II è l’ente promotore del Centro Nazionale Agritech ed è responsabile dell’HUB nazionale.

De Matteis Agroalimentare Spa lavora da tempo sui temi della sostenibilità e dell’integrazione tra la tecnologia più avanzata e le competenze tradizionali dell’agricoltura italiana. La pasta che produce è l’espressione di un sistema produttivo che si fonda su princìpi comuni e valori condivisi tra industria e agricoltura, tesi a garantire lo sviluppo del territorio e la salvaguardia dell’ambiente. Tutto questo si è concretizzato nel 2010 nella creazione della Filiera Armando, che mira a valorizzare il grano duro nazionale, materia prima utilizzata per la produzione di Pasta Armando, realizzata con solo grano 100% italiano della Filiera.

GLI 11 ANNI DI FILIERA ARMANDO

Siamo molto orgogliosi – commenta Marco De Matteis, Amministratore delegato De Matteis Agroalimentaredi prendere parte a questo progetto così importante per lo sviluppo del settore agroalimentare verso un futuro sempre più competitivo e sostenibile. Metteremo a disposizione tutte le competenze acquisite in questi undici anni attraverso la creazione e il potenziamento della nostra Filiera Armando, consapevoli di come essa rappresenti un esempio virtuoso di sistema produttivo, capace di dare forza a tutte le parti coinvolte”.

La Filiera Armando prevede la firma di un accordo diretto con ciascuna azienda agricola e con gli stoccatori aderenti. Il “Patto Armando” impegna gli agricoltori al rispetto di un rigoroso disciplinare, che fissa paletti rispetto alle varietà di grano da coltivare e stabilisce buone pratiche agronomiche da adottare. Grazie a questo, alla tracciabilità totale della filiera e a un complesso sistema di controlli, l’azienda ha ottenuto la certificazione di “Metodo Zero residui di pesticidi e glifosato” per la linea di Pasta di semola di grano a marchio Armando.

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