Circa 1,38 miliardi di dollari è la cifra che si prevede possano raggiungere i ricavi generati dal settore dell’e-sport nel 2022 (fonte: Global Esports & Live Streaming Market Report 2022, Newzoo), con una crescita del +28% sul 202. Da diversi anni, il gaming competitivo è entrato sempre di più nel mirino di aziende di ogni genere, in particolare del settore food. A riferirlo è PG Esports, società italiana leader nel gaming competitivo: a partire dal 2019, sono state numerose le sponsorship chiuse con grandi aziende che operano nel campo del food & beverage.
Kit Kat, Fonzies, Nic Nacs, Coca-Cola e Air Action Vigorsol sono solo alcuni dei maggiori brand del settore che recentemente hanno deciso di b tornei di gaming competitivo targati PG Esports. Dall’Italian Rocket Championship, torneo che si svolge su Rocket League – il frenetico gioco targato Psyonix che riunisce calcio e automobili – e si concluderà in luglio, sponsorizzato proprio da Vigorsol, fino agli split dei PG Nationals, le competizioni italiane più importanti che si disputano su titoli di grande successo come League of Legends, Battle Arena multigiocatore tra i più noti al mondo, e Rainbow Six Siege, sparatutto tattico in prima persona.
A testimoniare l’aumento di interesse per il mondo dell’e-sport da parte di colossi del food sono proprio gli investimenti stanziati negli ultimi anni. Solo nel 2020 PG Esports ha registrato, per quanto riguarda i player del food and beverage, una crescita pari a più di 10 volte rispetto al 2019. E l’aumento non accenna a rallentare; nel 2021, infatti, il trend è più che raddoppiato, e i primi sei mesi del 2022 sono stati sufficienti per raggiungere la somma spesa in tutto lo scorso anno.
“Il sistema delle sponsorship nel mondo dell’e-sport, attualmente, non ha niente da invidiare a quello che siamo abituati ad associare allo sport tradizionale – afferma Pierluigi Parnofiello, Ceo PG Esports – in più, offre una maggiore flessibilità: le esigenze e gli obiettivi degli sponsor ci guidano nella costruzione della singola attività. Tutti questi aspetti positivi sono stati molto apprezzati dai brand. Infatti, chi comincia a investire nel mondo dell’esport non lo lascia facilmente”.
L’esport offre tra l’altro la possibilità di raggiungere un target composto in larga parte da Millennial e Gen Z. Inoltre, non si può più definire un settore di nicchia, benché florido, bensì un mercato maturo, con ben 474 milioni di persone (fonte: Guida agli Esports, realizzata da ISFE in partnership con IIDEA) che nel solo 2021 hanno usufruito di contenuti legati al gaming competitivo.