In Italia si ritiene che circa il 50% della popolazione sia intollerante al lattosio, ma solo 1 su 4 sa di esserlo. Mentre in Cina, in Giappone e in Sud Africa l’intolleranza al lattosio si aggira tra l’80 e il 100% della popolazione. Secondo il Comitato scientifico – Associazione Il Mondo delle Intolleranza APS – in Europa la situazione è piuttosto variegata: negli stati dell’Europa meridionale gli intolleranti sono circa il 70%, la percentuale scende al 30% in Europa centrale e si abbassa ulteriormente nei paesi nordici attestandosi al 5% dei cittadini.
TREND IN CRESCITA
La diffusione di questa intolleranza a livello mondiale genera performance di vendite in continua crescita: nell’anno terminante il 3 aprile 2022 il mercato dei lactose free ha registrato un aumento delle vendite a volume a peso imposto del 5,9%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sul totale Italia. Dinamiche simili per le vendite a valore, dove il trend è del +5,3% e il relativo giro d’affari della categoria arriva a quota 216,6 milioni di euro. A trainare la categoria sono i formaggi industriali che mettono a segno +4,9% di incremento a volume e +4,2% a valore.
NUOVE SOLUZIONI DI PACKAGING
In un contesto così stimolante le aziende del settore sono spinte ad innovare attuando miglioramenti di packaging, progetti di risparmio energetico, tutto finalizzato a obiettivi di sostenibilità.
Tra i più innovativi Igor Gorgonzola, ha lanciato un nuovo Ecopack 100% riciclabile per le referenze di gorgonzola dolce e piccante, naturalmente privi di lattosio a libero servizio. Anche Caseificio Comellini punta sul packaging: oltre ad aver eliminato ogni imballo secondario derivato dal petrolio, lo scorso marzo ha introdotto, anche sulla linea delattosata dei confezionamenti flowpack in monomateriale plastico riciclabile al 100%, e vaschette in Pet riciclato fino all’80 per cento. Castelli spicca invece con il nuovo formato single serve da 100 g per la Mozzarella di Bufala Mandara in un brik totalmente smaltibile nella carta, assoluta novità nel mondo della mozzarella.
SOSTENIBILITÀ PER TUTTA LA FILIERA
C’è chi, come Exquisa, punta sui maxi formati da 300 g per ampliare l’offerta dei best seller di gamma come il Fresco Cremoso senza lattosio. I grandi formati sono ideali per le famiglie pIuri-componenti. Il tutto con un forte senso di responsabilità verso l’ambiente, il territorio, gli animali e con filiera certificata Ogm free. Con un ‘Energy Team’ dedicato, infatti, l’azienda gestisce la produzione con un consumo ragionato di acqua ed energia, trasporti brevi dai 700 allevamenti e tecnologia all’avanguardia anche per i prodotti delattosati che, con un processo di idrolisi conservano gusto, colore e proprietà nutrizionali del latte.
R&S CON LABORATORI INTERNI
Inalpi, infine, ha posto l’innovazione al centro creando una propria unit dedicata alla R&S. Con InLab Solutions, di cui sono stati inaugurati i nuovi laboratori proprio alla fine dello scorso mese di aprile, Inalpi svolge attività di analisi e controllo qualità sia per nuovi lanci, sia per progetti pilota in diversi ambiti. InLab Solutions è quindi il centro da cui si strutturerà il futuro di Inalpi che, con un piano investimenti 2021-2025 di 148 milioni di euro, punta a una crescita del comparto di produzione e ricerca. L’intento è quello di raggiungere un ciclo industriale chiuso per quanto riguarda la materia prima, comprese proteine o zuccheri di norma acquistate. Inoltre, l’obiettivo futuro dell’azienda è il raggiungimento dell’autosufficienza energetica, entro i prossimi anni.