Tra polpe, passate, pelati & co. il bio perde terreno: sviluppa un fatturato di 29 milioni di euro (pari al 5,5% del totale mercato), in flessione del 12% rispetto all’anno precedente. Al suo interno, il segmento delle passate biologiche rappresenta il 57% del mercato bio (fonte: Iri, tot. Italia, iper+super+lsp, a.t. 04.2022). Eppure, molte delle novità presentate a Food dalle aziende conserviere italiane hanno come protagonista proprio il pomodoro biologico.
È il caso, ad esempio, della Passata di pomodoro giallo bio di Altromercato, realizzata con un pomodoro 100% pugliese, raccolto a mano e “caporalato free”.
La campana Calispa, invece, sul finire del 2021 ha lanciato la Polpa finissima di pomodoro biologica, mentre lo scorso maggio è scoccata l’ora della Passata Biologica Valfrutta Green in bottiglia di vetro riciclato di Conserve Italia: una passata conservata in una bottiglia di vetro ambrato realizzata da Verallia con l’86% da vetro riciclato, preparata con pomodoro 100% italiano da agricoltura bio, certificata della filiera cooperativa di Valfrutta.
Anche L’Ortofrutticola F ha puntato sul biologico con la Passata di pomodoro ciliegino bio.
LA PASSATA È TOSCANA
Valorizzare le specialità regionali è stato uno dei trend degli ultimi anni nel mondo delle conserve rosse, così negli ultimi mesi si sono fatte spazio a scaffale due referenze realizzate con pomodoro toscano: la Passata di pomodoro 100% toscano di B.F. Agro-Industriale, preparata con pomodori coltivati nei campi di proprietà dell’azienda con agricoltura di precisione, e la Passata di pomodoro Toscano Mutti, con pomodori coltivati nella Valle d’Oro della Maremma grossetana.