Non si riesce a produrre acqua frizzante – di cui l’Italia è uno dei primi paesi consumatori al mondo – perché non si trova l’anidride carbonica di cui l’acqua gasata è addizionata. A lanciare l’allarme è Acqua Sant’Anna, leader europea delle acque oligominerali con una produzione di un miliardo e mezzo di bottiglie all’anno, che ha dovuto fermare le linee di produzione dei prodotti gassati. “L’anidride carbonica è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti” – afferma Alberto Bertone, Presidente e Ad dell’azienda di Vinadio (Cuneo). “E il problema riguarda anche l’industria dolciaria, che usa l’anidride carbonica per preparare i suoi prodotti”.
La difficoltà a trovare l’anidride carbonica per prodotti alimentari si era già presentata alla fine del 2021. “Ma eravamo riusciti a tamponare quella che in questi giorni sta ripresentandosi in forma di vera emergenza. Le aziende fornitrici di anidride carbonica ci spiegano che preferiscono destinare la produzione al comparto della sanità; saremmo disposti a pagarla di più anche se già costava carissima ma non c’è stato verso di fare cambiare idea ai nostri fornitori. Così – conclude Bertone – l’acqua gassata rischia di finire. Una volta finiti gli stock nei magazzini di supermercati e discount, non ci saranno più bottiglie in vendita”.