Nella giornata di mercoledì 26 luglio, Wall Street ha aperto in calo (-0,5%) sulla scia delle dichiarazioni di Walmart che ha annunciato un taglio delle stime di crescita sia per il trimestre che per l’intero anno corrente. Affermazioni che hanno allarmato gli investitori, segnando una pioggia di vendite anche verso altri titoli al dettaglio.
NUMERI AL RIBASSO
Walmart aveva precedentemente stimato un trend di utile per azione tra il “piatto” e il “lieve rialzo” per il secondo semestre e una flessione complessiva dell’1% per il 2022. Le nuove previsioni, invece, figurano un trend in calo stimabile rispettivamente tra l’8% e il 9% e tra l’11% e il 13 per cento.
IL NUOVO CARRELLO AMERICANO
Nonostante la crescita stimata al ribasso, le vendite complessive di Walmart (escluso il carburante) dovrebbero attestarsi intorno al 6% per il secondo semestre, dato superiore a quanto previsto in precedenza. I clienti infatti continuano a scegliere l’insegna – da sempre sinonimo di convenienza – per risparmiare e ciò si riflette nel continuo aumento della quota di mercato dell’azienda nel settore alimentare.
A cambiare è perciò la propensione d’acquisto dei beni: i consumer orientano la loro spesa verso quelli di prima necessità, come il food (su cui pesa un’inflazione a due cifre), a discapito di quelli appartenenti ad altre categorie merceologiche, come l’abbigliamento.
“I crescenti livelli di inflazione dei generi alimentari e dei carburanti stanno influenzando il modo in cui i clienti spendono, e mentre abbiamo fatto buoni progressi nello smaltire le categorie più difficili, l’abbigliamento in Walmart Usa sta richiedendo un maggior numero di dollari di ribasso. Prevediamo ora una maggiore pressione sul merchandise generale nella seconda metà del semestre; tuttavia, siamo incoraggiati dall’inizio dei rifornimenti scolastici in Walmart US”, ha dichiarato Doug McMillon, Presidente e Amministratore delegato di Walmart Inc.