Coop, a scaffale arriva il pomodoro etico

Prosegue l’impegno del retailer nelle filiere etiche, con protagonista il pomodoro. Un’occasione per inaugurare la partnership con ‘No Cap’, l’associazione di Yvan Sagnet
Coop, a scaffale arriva il pomodoro etico

Per tutto il mese di agosto, tornano sugli scaffali dei punti vendita Coop le cassette di pomodoro da conserva a marchio e per quest’anno, in contemporanea, a partire dal 7 agosto e per tutto il mese, l’insegna affiancherà alla sua proposta il prodotto da filiera etica targata ‘No Cap’.

Disponibili in cassette da 3 kg, i pomodori da conserva ‘No Cap’ provengono da filiera biologica ed etica, da sempre impegnata nella lotta contro i fenomeni di caporalato, spesso dilaganti nella filiera del rosso. In entrambi i casi, si tratta di pomodori per cui vengono sottoscritti stringenti capitolati per la tutela dei diritti dei lavoratori e della sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro.

La sostenibilità in tutti i suoi aspetti è la nostra strada – dichiara Maura Latini, Amministratrice Delegata Coop Italia –. La campagna ‘Una buona spesa può cambiare il mondo’ del 2019 porta un messaggio ambizioso e un obiettivo altrettanto alto. Ci invita a scegliere prodotti, servizi e comportamenti sostenibili per ambiente e società. Perché la sostenibilità a tutto tondo, che quindi include oltre alla sostenibilità ambientale anche quella sociale ed etica, sia uno standard accessibile a tutti”.

FARI ACCESI SUL FENOMENO

Con la nuova collaborazione Coop conferma il suo impegno per una filiera etica con particolare attenzione verso il mondo dell’ortofrutta e, nello specifico del pomodoro da trasformazione. A partire dal 2014, infatti, sono state più di 400 le ispezioni commissionate da Coop, corrispondenti a pari aziende agricole, a cui si aggiungono tutti gli audit di follow up.

“Capiamo che in momenti di difficoltà economica come questi che stiamo vivendo, è sempre molto difficile mantenere salda l’attenzione sul tema, ma è proprio ora che non bisogna cedere terreno sui temi di giustizia e di legalità e crediamo che la collaborazione con No Cap sia perfettamente associabile al nostro prodotto a marchio. Entrambe le nostre realtà attribuiscono il giusto valore al prodotto benché dal punto di vista commerciale abbiano posizionamenti diversi”, conclude Latini.

NO CAP IN BREVE

No Cap è un’associazione che fornisce attività di consulenza per le filiere etiche, produce prodotti propri e si occupa attivamente della lotta al caporalato. Cuore e mente di No Cap è Yvan Sagnet, Presidente dell’associazione, che dichiara: “Noi siamo convinti che per contrastare il caporalato e lo sfruttamento lavorativo nel settore agricolo occorra partire dalla filiera dei soggetti che la compongono: dai lavoratori agli agricoltori, dalla distribuzione ai consumatori. La collaborazione con Coop Italia, tra le più grandi catene della distribuzione da anni impegnata contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, rappresenta un valore aggiunto importante nella lotta al caporalato”.

L’associazione opera in diverse regioni italiane, come Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Calabria, per aiutare i tanti ‘invisibili’ impiegati della raccolta dei prodotti agricoli. Grazie ai numerosi progetti attivati da No Cap, queste persone hanno avuto l’opportunità di veder riconosciuti il proprio valore e la propria dignità, mediante contratti di lavoro regolari e stagionali, trasporto e alloggi gratuiti e sicuri, dove poter vivere e integrarsi nella comunità.

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