Sviluppare una buona pratica di ottimizzazione dell’utilizzo di energia da estendere a tutta la rete di vendita. Questo l’obiettivo di MD, raggiunto con il progetto pilota, che ha coinvolto 12 punti vendita (rappresentativi per i vari format dell’insegna) collocati in tutta Italia, e ha previsto lo spegnimento del 50% dell’impianto di illuminazione dell’area vendita. Un gesto semplice, che non ha avuto alcuna ripercussione sulla chiarezza dell’offerta a scaffale e che ha accolto un enorme consenso anche da parte dei consumatori. Concluso poi il periodo di test – svolto nel periodo compreso fra l’11 e il 20 luglio –, gli ottimi risultati ottenuti hanno portato Patrizio Podini, Presidente MD, a estendere il progetto a tutta la rete di vendita – che conta 800 esercizi – già dalla prossima settimana, garantendo così un risparmio annuo di circa 10 milioni di KWh.
“La nostra politica di ottimizzazione energetica sui punti vendita è un gesto importante e significativo per la tutela dell’ambiente che richiede il contributo consapevole di ciascuno di noi – commenta Podini –. Siamo pronti a estendere alla nostra rete l’intervento in modo da coprirla interamente nel più breve tempo possibile. Auspichiamo che il settore distributivo possa seguire il nostro esempio e mettere in atto sempre più azioni concrete che abituino tutti a una maggiore sensibilità nei confronti del dispendio energetico”.
LE ALTRE SOLUZIONI GREEN
Impianti fotovoltaici installati sui punti vendita di recente realizzazione e sui centri distributivi dell’insegna, monitoraggio dei consumi dell’intera rete da remoto, segnalazione in real time ai singoli negozi degli allarmi ‘porte aperte delle celle’, sensori per la regolazione di luminosità, accensione e spegnimento degli impianti. Sono solo alcune delle accortezze messe a punto da MD, capaci di garantire con efficacia il contenimento dei consumi energetici.
A tal proposito, conclude Podini: “Ogni anno investiamo per promuovere nuovi progetti ed attività di efficientamento, perché da sempre ci assumiamo un compito di responsabilità nei confronti della nostra comunità, di cui vogliamo favorire il benessere in un’ottica win-win. Credo che stiamo vivendo un momento storico che richiede un ripensamento della crescita, da intendere non come accesso a risorse illimitate quanto un loro utilizzo consapevole e ottimale”.