#EmergenzaRincari – Salgono i prezzi di gas ed energia, a rischio il settore dei salumi

L’allarme e la richiesta di Assica: “Governo e regioni intervengano al più presto”
#EmergenzaRincari – Salgono i prezzi di gas ed energia, a rischio il settore dei salumi

Negli ultimi giorni si è notevolmente intensificato il grido d’allarme arrivato ad Assica da parte di numerose aziende associate relativamente ai rincari ormai insostenibili delle bollette energetiche. L’ulteriore rischio – dell’interruzione della fornitura di gas a partire dal prossimo mese di ottobre, prospettato da diverse aziende fornitrici – potrebbe addirittura sancire l’impossibilità di continuare ad operare per il venir meno delle forniture energetiche.

La situazione è davvero drammatica, alla luce degli ulteriori e inimmaginabili rincari dei prezzi registrati nelle scorse settimane. Le bollette di luglio hanno visto importi fino a sei volte superiori rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, e la situazione nei mercati internazionali non sembra essere destinata a migliorare” – afferma Ruggero Lenti (nella foto), Presidente Assica. “Si tratta di milioni di euro di differenza sui bilanci annuali delle imprese, con un rischio concreto di chiusure in forte perdita. Ormai dagli ultimi mesi del 2021 le nostre aziende lamentano costi per la componente energetica fuori controllo, che si sono aggiunti agli aumenti dei costi della materia prima, ormai giunta a valori elevatissimi. Siamo consapevoli che aumenti dei prezzi dei prodotti finiti possano deprimere i consumi, soprattutto in questa fase caratterizzata da un’inflazione in forte crescita, ma è improcrastinabile una più equa redistribuzione del valore dei prodotti all’interno della filiera, che termina con la distribuzione.

LE RICHIESTE DEL COMPARTO

Da qui una forte richiesta a governo e regioni affinché “affrontino con decisione questa emergenza e intervengano tempestivamente nelle aree dove si riscontrano maggiori criticità. Non sono solo i costi a preoccupare, ma anche la mera disponibilità di gas per alimentare gli impianti per il prossimo autunno. I margini sono sempre più bassi e il rischio chiusura è un incubo per molti produttori, con le gravi conseguenze di impatto economico e sociale che ne deriverebbero. Non è tempo di fare proclami da campagna elettorale – conclude Lentima è giunto il momento di agire tempestivamente”.

Assica è al lavoro, in stretto coordinamento con Confindustria, per fornire tutti i dati utili a supportare proposte di iniziativa finalizzate a trovare soluzioni pratiche e concrete a beneficio delle aziende, attraverso una disamina quanto più precisa dell’impatto che i costi dell’energia hanno sulle produzioni. L’impegno è volto a scongiurare che i forti rincari dei costi energetici possa tradursi in consistenti aumenti dei prezzi dei prodotti a scaffale, il che scaricherebbe sui consumatori un rincaro elevato benché non direttamente dipendente dal sistema produttivo italiano.

Per questo motivo, l’auspicio è quello di un rapido ritorno della politica “alle proprie responsabilità, nonostante il periodo di campagna elettorale, per supportare settori strategici come il nostro con misure in grado di attenuare questa incertezza, studiando insieme dossier e possibili misure fiscali, anche per non vanificare quanto fatto finora – con fatica – in ambito di sostenibilità, da un settore che si è sempre mostrato disponibile a fare la propria parte.

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