Barilla compie 145 anni e celebra la sua storia riportando sugli scaffali le blue box, confezioni nell’iconico blu intenso legate a doppio filo con i ricordi d’infanzia di tanti consumatori. Un’operazione amarcord, quindi, ma con lo sguardo rivolto al futuro. La nuova veste dei Classici Barilla punta infatti a rendere più sostenibile il packaging di prodotti di uso quotidiano come penne rigate, spaghetti, ecc. Da qui in poi le confezioni distribuite in tutti i punti vendita saranno prodotte con cartone proveniente da foreste gestite responsabilmente e senza più finestra in plastica trasparente.
La nuova blue box intende quindi confermare l’impegno di Barilla nello sviluppo di soluzioni volte a ridurre il suo impatto sul pianeta. Non a caso, è stato il primo food brand a scegliere confezioni in carta per la pasta, confermando l’attenzione costante per questo aspetto nella progettazione e realizzazione dei prodotti.
La finestra in plastica non ha mai realmente compromesso la riciclabilità delle confezioni, che potevano essere smaltite nella carta (separando facilmente i due materiali a casa o durante il processo di riciclaggio). Rinunciarvi rappresenta però una soluzione ancora più sostenibile, perché permette di ridurre la tipologia di materiali utilizzati per i packaging e di evitare l’immissione di 126 tonnellate di plastica non necessaria sul mercato (considerando la quantità di confezioni vendute nel 2020).
La celebrazione del 145esimo anniversario Barilla passa anche attraverso il nuovo logo lanciato a gennaio, che rinuncia all’ovale bianco introducendo l’anno di fondazione, il 1877. Resta invariato il font istituzional, solo ingrandito e rivisto per dare maggiore impatto, mentre il fondo si colora di un rosso più intenso. Linee e colori vogliono riflettere la continua evoluzione del brand e rimarcarne le radici, veicolando allo stesso tempo un senso di freschezza e modernità.