SANA 2022, il Salone internazionale del biologico e del naturale in programma al quartiere fieristico di Bologna dall’8 all’11 settembre, si aprirà con la quarta edizione di Rivoluzione Bio, gli stati generali del settore. Un evento promosso da BolognaFiere nell’ambito del progetto Being Organic in EU realizzato da FederBio in collaborazione con Naturland DE e cofinanziato dall’Unione Europea. La promozione e le iniziative di Rivoluzione Bio, organizzate anche in collaborazione con AssoBio, sono a cura di Nomisma.
IL MERCATO BIO ITALIANO: LA CONGIUNTURA ATTUALE
L’Italia, con oltre due milioni di ettari, è leader del settore biologico: vanta la più alta percentuale di superfici bio sul totale, il 16%, contro il 10% della Germania e della Spagna, e il 9% della Francia, e detiene il primato in UE per numero di produttori biologici. Nel 2021 le vendite alimentari bio nel mercato interno hanno raggiunto 4,6 miliardi di euro e rappresentano il 3% delle vendite al dettaglio biologiche mondiali.
Questo primato è il risultato di un lungo periodo di crescita costante e della marcia in più legata al lockdown imposto dalla pandemia, che ha visto consolidare il bio per l’aumento dei consumi domestici e il bisogno di prendersi sempre più cura della propria salute soprattutto a tavola. Dal 2008 ad oggi il mercato domestico del biologico è cresciuto del +233%, con una performance più che positiva dell’export: nel 2021 le vendite di prodotti agroalimentari italiani bio sui mercati internazionali hanno raggiunto 2,9 miliardi di euro (+671% rispetto al 2008).
Dopo un biennio brillante 2020-2021, in cui il biologico ha “beneficiato” degli effetti della pandemia, il contesto di instabilità con cui si è aperto il 2022, con il conflitto russo-ucraino e lo scenario inflattivo legato ai costi energetici e delle materie prime, sta modificando le abitudini di consumo degli italiani, determinando una leggera diminuzione delle vendite a valore del biologico in Grande distribuzione (pari al -0,5 % nell’ultimo anno); tendenza riscontrata anche in altri paesi europei, in particolare in Francia.
Il sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole, Francesco Battistoni, commenta così le anticipazioni sui dati del mercato: “Il conflitto russo-ucraino, lo scenario inflattivo, ormai arrivato al tasso dell’8%, l’aumento dei costi energetici e delle materie prime, stanno modificando le abitudini di consumo degli italiani, e ciò sta determinando una leggera diminuzione delle vendite dei prodotti biologici. Nonostante la diminuzione della domanda – continua Battistoni – bisogna però sottolineare che il comparto regge meglio e con più forza rispetto all’agricoltura tradizionale. Ciò dimostra che i prodotti biologici sono competitivi e si mantengono forti sul mercato. Nostro compito – prosegue il sottosegretario – è sicuramente rimettere in moto gli acquisti e i consumi, incentivando la domanda, comunicando e informando. Le intese raggiunte in Conferenza Stato Regioni, con il finanziamento di cinque milioni di euro da destinare alle mense scolastiche, vanno proprio in quella direzione”.
I primi dati sono stati analizzati anche da FederBio e AssoBio, storici partner di BolognaFiere a SANA. “I dati dell’Osservatorio SANA confermano che anche il biologico sta risentendo della contrazione generale dei consumi legata all’emergenza alimentare e all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, generati dal conflitto bellico in Ucraina. Il nostro Paese continua ad essere leader del bio, con il maggior numero di produttori e una percentuale di superficie coltivata a bio del 16,6%, circa il doppio della media europea. Adesso il governo, con il Piano Strategico Nazionale, punta a raggiungere l’obiettivo del 25% di terreni agricoli coltivati a biologico al 2027 e in questo scenario è fondamentale che i consumi di alimenti biologici tornino a crescere. Per questo è strategico che gli ingenti investimenti stanziati per lo sviluppo del biologico, che complessivamente ammontano a circa tre miliardi di euro, vengano spesi al meglio, per favorire la transizione agroecologica e rilanciare il settore. È inoltre fondamentale comunicare bene ai cittadini quali sono i valori del bio e investire in strategie di promozione alle quali FederBio sta lavorando da tempo, con lo sportello ITA Bio in collaborazione con ICE, e adesso con l’avvio del progetto di promozione europeo Being Organic di cui è coordinatore in partenariato con Naturland, IFOAM Europa e BolognaFiere” – dichiara Maria Grazia Mammuccini, Presidente FederBio.
“Solo una guerra e una situazione economica molto negativa hanno fermato il trend del bio“ – commenta Roberto Zanoni, presidente AssoBio . “Nei primi mesi del 2022, per motivazioni legate a situazioni politico-sociali in Italia e in altre nazioni (ad esempio la Francia) abbiamo avuto un lieve calo del positivo trend che da 20 anni era in evoluzione e sviluppo in tutto il mondo. L’attuale situazione economica ha portato a un cambiamento degli abituali canali di consumo con discount, mercatini e canale Horeca in assoluta controtendenza positiva. Oggi dobbiamo lavorare per far crescere i consumi, che in Italia sono ancora limitati se confrontati con quelli francesi o tedeschi, con una spesa pro capite di poco superiore ai 60 euro. A tal proposito, è importante investire in informazione e comunicazione, a partire dalle scuole dell’obbligo, fino all’Università e al mondo della ricerca”.
RIVOLUZIONE BIO 2022
Rivoluzione Bio 2022 sarà protagonista a SANA in entrambe le giornate della fiera, 8 e 9 settembre, e quattro sessioni dedicate ai temi strategici per il settore, con policy maker, esperti e professionisti. L’8 settembre si parlerà di politiche e strategie per il settore (dalle 11) e di aggiornamenti dai mercati (dalle 14:30). Il 9 settembre toccherà all’Osservatorio SANA: prima con i numeri chiave del mercato italiano (10:30) e il pomeriggio con il bio Made in Italy nei mercati internazionali (ore 14:30).
Rivoluzione Bio 2022 sarà dunque il luogo di confronto tra istituzioni, business leader ed esperti del settore, per facilitare la riflessione sul futuro del settore biologico attraverso:
- la definizione delle azioni più efficaci in grado di sostenere il ruolo del settore biologico, reso sempre più centrale dal contesto attuale, nella transizione ecologica del nostro Paese e verso sistemi alimentari sostenibili;
- il dibattito e la promozione del Piano di Azione nazionale in grado di rispondere alle complesse sfide ambientali, sociali e climatiche del prossimo futuro;
- l’individuazione degli strumenti necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita del biologico in termini di offerta e consumi e parallelamente favorire l’aumento della consapevolezza rispetto agli standard e ai benefici dell’agricoltura biologica.
Tra le novità dell’edizione 2022, i nuovi approfondimenti tematici dell’Osservatorio SANA:
- mappatura dei numeri chiave della filiera: superfici, operatori in collaborazione e dimensioni della domanda con SINAB e ISMEA;
- monitoraggio delle dinamiche della domanda nei canali di vendita con un nuovo focus dedicato all’Away From Home e all’e-commerce;
- valutazione delle performance del bio sui mercati internazionali: export, mercati di destinazione e prodotti esportati (con il supporto di ICE Agenzia – Piattaforma ITA.BIO www.ita.bio);
- ampliamento dell’analisi con un focus dedicato al vino biologico;
- valutazione delle esigenze e dei comportamenti del consumatore finale alla luce dell’attuale scenario evolutivo.