“Tra incrementi di costo continui, futuri e temuti, di fatto fuori dalla propria area di competenza, non si possono non immaginare strade alternative di scelta autonoma”. Con queste parole il Direttore di Bestack – il Consorzio nazionale dei produttori di imballaggi in cartone ondulato per ortofrutta – Claudio Dall’Agata apre una riflessione sul comparto, nel tentativo di offrire un nuovo punto di vista in un contesto che non smette di complicarsi.
L’idea di fondo è quella di partire dall’innovazione, che del resto rappresenta una strada già battuta dal consorzio. Il periodo è certamente complesso, gli andamenti economici zoppicano e i costi prevaricano sulla costruzione del valore. A settembre la volata dell’inflazione ha fatto segnare un aumento del +8,9% su base annua (era +8,4% ad agosto) e dello +0,3% mensile. “Questo è l’ultimo atto di un domino lungo tutta la filiera cominciato ormai 24 mesi fa e che tutti ben conosciamo. Il mondo sembrava riprendersi dalla prima ondata pandemica quando arrivava il primo rimbalzo sulle materie prime. Di qui a catena altri sventurati episodi, come la congestione dei porti asiatici e statunitensi, la carenza di container, l’Evergreen che fa chiudere Suez per settimane e poi da ultima la guerra nel cuore dell’Europa, che acuisce le tensioni sugli approvvigionamenti di materie prima e sull’energia” – sottolinea il Direttore di Bestack.
LE REAZIONI POSSIBILI
Ma quale profilo occorre avere per l’immediato futuro? “Negli occhi dei tanti operatori incrociati in fiera a Madrid a Fruit Attraction ho letto tre cose” – afferma il Direttore di Bestack. “Primo, preoccupazione dell’immediato per l’incremento delle bollette energetiche dell’ultimo trimestre del 2022 (se sarà come ci si attende, picchieranno durissimo e faranno probabilmente fermare qualcuno e spegnere qualche cella frigo): da qui la conseguente richiesta di aiuti. Secondo, un misto tra difficoltà, necessità e pericolo nel trasferire i rincari a valle sul mercato per i possibili effetti sui volumi. Da ultima l’indomita ricerca di strade alternative”.
Secondo Dall’Agata è quindi necessario “capire quale tra questi profili far prevalere. E qui ci sono due strade, divergenti. C’è quella che analiticamente racconta ciò che continua a succedere a monte, oltre la propria sfera di interesse, per motivare ciò che non si riesce a evitare di fare a valle. Ma ci literemmo a lamentarci, a indicare nel contesto l’unico responsabile, e a contribuire a non far sgonfiare quella parte ingiustificata di speculazione su cui in tanti continuano a soffiare. Su questi fattori poco possiamo incidere. Il tema quindi è come interpretarli. Scegliere di innalzare ad alibi un contesto soverchiante che da noi non dipende e che riguarda tutti o non dimenticare di battere strade alternative? In recenti esempi ho trovato forza per la seconda delle risposte, per noi che ci occupiamo di scatole e confezioni”.
CASE HISTORY POSITIVE
Nel febbraio 2021, ad esempio, Melinda ha lanciato Le Piccoline. Sono mele di piccolo calibro a perfetta misura di bambino, che riesce a tenerle in mano in modo più agevole. Le confezioni di cartone possono trasformarsi in giocattoli a forma di mezzi di trasporto, diversi e da collezionare. Ma molto più recenti sono i Mini Kiwi di Jingold che, grazie alla collaborazione con la Marvel, diventano supereroi del gusto: c’è Spider-Man per i kiwi Oriental Red, Hulk per i Jingold a polpa verde, gli Avengers per i kiwi a polpa gialla, per una comunicazione che si orienta ai giovanissimi, con il loro linguaggio e i loro riferimenti. I kiwi sono in confezioni di cartone curate e coerenti con il posizionamento del brand e della referenza. Questa iniziativa segue il lancio avvenuto prima delle feste natalizie dello scorso anno, sempre da parte di Jingold, della confezione lusso per l’e-commerce. “L’ultima innovazione che mi piace citare – afferma il Direttore di Bestack – è di pochi giorni fa, è il lancio sui social di Del Monte della nuova confezione rossa, esagonale e in cartone per il suo kiwi rosso, presentato come un gioiello. Certo in termini numerici sono iniziative di nicchia, che poco pesano sui volumi, ma certamente migliorano notorietà e posizionamento, fondamentali per porre le premesse di una nuova ripartenza” – conclude Claudio Dall’Agata.