Duemila metri quadrati suddivisi in cinque aree per ospitare aziende, distretti e Regioni italiane che intendono esporre a Sial Paris 2022 (15-19 ottobre, Paris-Nord Villepinte), fiera che torna in grande stile dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. È un dato indicativo dello sforzo organizzativo di Universal Marketing, agente esclusivo per la partecipazione degli espositori italiani agli eventi dei network Sial e Fancy Food. Ne abbiamo parlato con Donato Cinelli, Presidente e Ceo di Universal Marketing; per conoscere i dettagli della presenza e del potenziale di business dell’industria italiana del food & beverage ad una delle kermesse di settore più importanti d’Europa.
Dopo il successo indiscusso del Summer Fancy Food Show 2022, cosa vi aspettate dall’imminente edizione di Sial dopo due anni di stop dovuti alla pandemia?
“Ci aspettiamo lo stesso entusiasmo che abbiamo vissuto a New York. I due anni di pandemia hanno chiarito quanto sia importante il rapporto relazionale. Prima forse non comprendevamo appieno tutto questo, non avendolo mai sperimentato. Ma quasi 24 mesi senza la possibilità di incontrarsi di persona hanno dato un chiaro segnale di quanto sia importante e impattante, nella crescita del business, tornare ad avere relazioni in presenza. Ancora di più nel mondo del food. Pensiamo ad esempio ai nuovi prodotti che, senza la tipica fase di tasting che si svolge in una fiera o in una collettiva, non potevano testare in alcun modo il gradimento del mercato. L’entusiasmo sarà notevole, perché il ritorno alla normalità è sinonimo di ritorno al vero business”.
Con quante aziende ed enti parteciperete alla fiera?
“Nel prossimo Sial Paris 2022 avremo il piacere di coordinare la presenza di aziende e distretti in ben 2.000 metri quadrati suddivisi in cinque aree. Per fare qualche esempio, avremo con noi gruppi regionali come Arsial (Lazio), Regione Puglia, Regione Calabria, Regione Campania, Firenze a Tavola, Ceipiemonte, e Romagna Coop, che regaleranno a visitatori, operatori di settore, media e opinion leader la sintesi dell’eccellenza italiana”.
Avete delle novità rispetto alle scorse edizioni?
“Sì, tante, a partire dalle cinque hall create per le aziende, i distretti e le regioni partecipanti, che oggi più che mai vedono al centro la sostenibilità e la creazione di spazi con un’attenzione particolare per questo tema, che a dire il vero ha contraddistinto da sempre la nostra azione”.
Perché secondo voi le aziende italiane dovrebbero partecipare a questa fiera in collettiva?
“Perché dopo i due anni di pandemia abbiamo tutti compreso che ciò che davamo per scontato non lo è, e il ritorno della possibilità di socializzare in presenza ha dimostrato nei numeri il valore delle fiere. Ora i clienti espositori sono diventati più selettivi rispetto agli eventi a cui intendono partecipare. Ecco perché quest’anno il Fancy Food e il Sial sono ai loro massimi storici: altre fiere, che si svolgono in contemporanea, sono state cancellate visto che non riscuotevano lo stesso interesse. Noi, che da oltre 25 anni siamo agenti per l’Italia per questi due grandi eventi, siamo molto orgogliosi di aver ‘visto lungo’”.
Sarete presenti ad altri Sial nel 2023? E su quali altre fiere punterete?
“Saremo presenti i tutti i Sial che si organizzano nei vari paesi, e come sempre abbiamo un fitto calendario di fiere grazie alle quali portiamo le grandi eccellenze italiane in ogni angolo del mondo”.