Bennet sostiene la lettura con ‘Hungry for Culture’

In occasione dell’evento milanese BookCity, il retailer ha deciso di promuovere i consumi culturali ‘mescolando’ i libri con i prodotti dei banchi di macelleria, pescheria e ortofrutta
Bennet sostiene la lettura con ‘Hungry for Culture’

Bennet: creare sinergie inedite tra prodotti e consumi apparentemente lontani, attraverso un’iniziativa che ha colto nel segno, dimostrando che la creatività non conosce barriere, meglio ancora se messa al servizio di un nobile fine, come quello di incentivare la cultura. Detto fatto, in occasione di BookCity, il festival del libro e della lettura che ha animato Milano dal 16 al 20 novembre scorso, l’insegna ha lanciato ‘Hungry for Culture’, una campagna di sensibilizzazione sui consumi culturali che concentra la propria attenzione su un aspetto specifico: la lettura. 

UN SEGNALE INNOVATIVO

Il progetto, ideato e sviluppato dal Gruppo DDB Italia, prende il via da un dato allarmante: quasi il 60% degli italiani non legge neanche un libro all’anno. “Il nostro obiettivo – fanno sapere da Bennet – era quindi contribuire con un segnale innovativo al sostegno ai consumi culturali e alla promozione della lettura. L’idea di base è che la cultura è un bisogno primario tanto quanto il cibo, perché il consumo culturale alimenta la nostra mente, stimola la nostra curiosità, fa crescere i nostri pensieri, accende le nostre emozioni. Affiancare alimenti e libri è un modo per sottolinearne il profondo valore comune”. D’altra parte già negli anni ’70 il fondatore di Bennet, Enzo Ratti, la pensava così: “Non possiamo limitarci a vendere certosino, dobbiamo vendere anche i libri.

UN VIDEO TRA BANCHI E LIBRI

Il veicolo che il retailer ha scelto è un video che racconta una giornata al supermercato in cui i clienti hanno trovato in luoghi totalmente inattesi – nei banchi freschi dei reparti di macelleria, pescheria e ortofrutta – diversi libri, confezionati esattamente come se fossero prodotti alimentari, ma senza scadenza. “Un modo spiazzante, ma profondamente coerente, per far scattare la scintilla e far riflettere su quanto abbiamo bisogno di nutrire la parte più importante di noi, quella che ci rende davvero esseri umani”.

Per diffondere l’iniziativa, il retailer ha utilizzato tutti i canali proprietari: il sito web, il canale e-commerce e i social, Facebook, Instagram, LinkedIn, Youtube, Twitter con un supporto di sponsorizzazioni. “I commenti che abbiamo raccolto – sottolineano in Bennet – sono stati in generale molto positivi. Hungry for Culture è stata identificata come una gran bella iniziativa, un’idea intelligente per contribuire a leggere di più”. Altre sono in programma, ma dall’headquarter di Bennet fanno sapere che “è presto per darne voce”.

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