È stata presentata all’Università di Parma Onfoods, la fondazione che punta a migliorare concretamente il futuro della comunità e della filiera agroalimentare attraverso un nuovo modello di alimentazione sostenibile. Questo ambizioso obiettivo sarà possibile grazie a una nuova e inedita forma di collaborazione tra 26 realtà impegnate nel settore alimenti e nutrizione, con prestigiosi istituti universitari e di ricerca affiancati da società e cooperative nazionali: Barilla, Bolton Food, Sacco System, De’ Longhi, Cirfood, Tecnoalimenti e Confcooperative.
Onfoods si inserisce all’interno di uno dei 14 partenariati previsti dal Pnrr, nell’area tematica ‘Modelli per un’alimentazione sostenibile’, e prevede un finanziamento agli enti aderenti nella misura di 114,5 milioni di euro destinati ad attività progettuali di ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale.
PNRR, NETWORK E RUOLO DELLA RICERCA
L’Università di Parma sarà capofila ed ente proponente della progettualità delle realtà che compongono la fondazione, impegnate in ambito alimentare sotto il profilo della ricerca, della produzione e dell’innovazione e unite nel percorrere la stessa strada verso l’obiettivo comune di promuovere un nuovo modello di alimentazione sostenibile unico e distintivo. Una missione che si propone di generare un impatto tangibile sul benessere e sulla salute delle comunità e preservare il pianeta, contribuendo all’esigenza di garantire l’accesso ad una nutrizione adeguata per tutti.
Questo approccio prevede una forte sinergia di competenze multidisciplinari e una nuova forma di collaborazione virtuosa tra università e impresa, pubblico e privato, che consentirà di affrontare la sfida di trovare nuove soluzioni per il futuro in grado di generare cambiamenti sociali, economici, culturali e ambientali. Il progetto intende, inoltre, restituire valore alla qualità del cibo e all’alimentazione, come risorsa accessibile da preservare e funzionale al benessere delle persone e dell’ambiente.
L’obiettivo finale sarà applicare concretamente questi progetti di ricerca nello scenario del sistema produttivo, rendendo la ricerca un abilitatore del progresso, funzionale allo sviluppo industriale e strumento di rilancio del Paese.
I SEI OBIETTIVI STRATEGICI IN LINEA CON PNRR E AGENDA 2030
La fondazione lavorerà in modo sinergico per raggiungere sei obiettivi strategici in linea con quelli del PNRR, del programma quadro della ricerca Horizon Europe, e con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs), operando su sette direttrici strategiche, ciascuna delle quali si rivolge proprio ad una o più di queste finalità:
- Global sustainability (Spoke Università di Parma), che propone una strategia che abbia un impatto positivo sulla sostenibilità socioeconomica e ambientale del food system che rispetti le scelte dei consumatori, promuova la stagionalità e l’alta qualità dei prodotti e riduca la diseguaglianza sociale;
- Smart and circular food system and distribution (Spoke Consiglio Nazionale delle Ricerche), che ambisce da una parte a migliorare la sostenibilità del sistema alimentare con un approccio circolare e a incrementare il valore dei sottoprodotti e degli scarti alimentari, dall’altra a sviluppare soluzioni smart e digitali per innovare il sistema di distribuzione;
- Food safety of traditional and novel foods (Spoke Università degli Studi di Bari Aldo Moro), che ambisce a garantire la sicurezza alimentare di cibi tradizionali e innovativi grazie a nuovi processi produttivi e a migliorati sistemi di controllo dei prodotti alimentari;
- Food quality and nutrition (Spoke Università degli Studi di Milano), che si focalizza sulle necessità e le aspettative del consumatore moderno attraverso il miglioramento della qualità di prodotti e modelli alimentari ottenuto mediante riformulazione e tecnologie innovative e sostenibili, anche nell’ottica di una nutrizione personalizzata;
- Lifelong nutrition (Spoke Università di Napoli Federico II), che si propone di sviluppare una mappatura dello stato nutrizionale della popolazione e di promuovere i principi della dieta mediterranea;
- Tackling malnutrition (Spoke Università degli Studi di Pavia), che ambisce a combattere la malnutrizione nelle categorie più vulnerabili, assicurando un’alimentazione adeguata che non aggravi queste condizioni di fragilità;
- Policy, behaviour and education (Spoke Alma Mater Studiorum Università di Bologna), per sviluppare modelli e strumenti capaci di osservare, analizzare e predire i comportamenti dei consumatori e delle aziende oltre che di promuovere percorsi educativi e campagne di comunicazione sulla salute e sul corretto consumo degli alimenti.
Attraverso l’attività di questi spoke saranno perseguiti i sei obiettivi che la Fondazione si impegna a raggiungere nell’arco di 36 mesi:
- Promuovere una produzione alimentare sostenibile
- Favorire una distribuzione alimentare sostenibile
- Sviluppare tecnologie innovative per la produzione e il consumo di alimenti sostenibili
- Aumentare l’adesione a modelli alimentari più sostenibili
- Migliorare la qualità degli alimenti e delle diete
- Garantire la sicurezza alimentare per la popolazione generale e per specifici target vulnerabili
SINERGIE
“Sono orgoglioso del fatto che questo grande progetto di ricerca e sviluppo in ambito alimentare veda il suo punto di fuoco a Parma e nella sua Università, che da anni ormai ha conquistato grande credibilità internazionale in questo settore. Siamo fieri di aver raggiunto l’ambizioso obiettivo di riunire, sotto l’egida della fondazione Onfoods, tutte le migliori competenze nazionali, pubbliche e private, per affrontare una tematica centrale ed estremamente multidisciplinare come la definizione dei modelli che renderanno l’alimentazione del futuro sostenibile da tutti i punti di vista” ha dichiarato Daniele Del Rio, coordinatore del progetto Onfoods, Professore ordinario di nutrizione umana dell’Università di Parma.
“Il progetto Onfoods risponde a un bisogno reale di innovazione virtuosa del sistema alimentare anche promuovendo l’implementazione dei processi tecnologici per la trasformazione, la rivisitazione dei sistemi di ristorazione, la riformulazione o l’ideazione di nuovi prodotti alimentari che contribuiscano a rendere possibile lo sviluppo di modelli di alimentazione sana e sostenibile” ha commentato Patrizia Riso dell’Università degli Studi di Milano, coordinatrice dello spoke “Food quality and nutrition”.
“Per Barilla produrre e offrire prodotti alimentari significa prima di tutto continuare un impegno verso le persone e verso la terra che abitiamo. Onfoods, grazie al partenariato esteso guidato dall’Università di Parma e incluso nel PNRR, costituisce per noi una rilevante opportunità di sviluppo di conoscenze e di future applicazioni derivanti dalla straordinaria rete di collaborazioni fra diverse università e centri di ricerca nazionali, messi a sistema insieme a varie realtà imprenditoriali. Conoscenze e applicazioni che contribuiranno a progettare e realizzare prodotti che rappresentino occasioni di gioia e di condivisione all’interno di modelli alimentazione realmente sostenibili” ha sottolineato Roberto Ciati, scientific & government relations Vice President di Barilla Group.
“Per Bolton Food, Business Unit di Bolton Group, essere tra le realtà aderenti a questo partenariato industriale rappresenta un elemento di grande orgoglio, e rafforza la nostra focalizzazione sull’asset health and nutrition, fondamentale per la nostra strategia di sviluppo sostenibile” – ha dichiarato Luciano Pirovano, global sustainable Director di Bolton Food. “Da anni, in un’ottica di approccio evidence-based alla sostenibilità, collaboriamo con partner di valore per raggiungere risultati concreti e tangibili a supporto della comunità e del pianeta. In qualità di leader del nostro mercato di riferimento, abbiamo la responsabilità di offrire un prodotto, come Rio Mare, che rispetti alti standard qualitativi e nutrizionali per il benessere dei consumatori, la salvaguardia dell’ambiente ed il rispetto delle persone lungo la filiera. Un obiettivo che siamo certi di poter raggiungere anche attraverso il lavoro che svolgeremo all’interno della Fondazione Onfoods”.
IL PERCORSO DEL PROGETTO
Nei 36 mesi del progetto, la fondazione porterà avanti e metterà a terra numerosi progetti operativi nel contesto dei suoi sette spoke e coinvolgerà nelle attività molti altri gruppi di ricerca, spin-off, startup e piccole medie imprese del settore alimentare.
Il primo aggiornamento arriverà nell’estate 2023, quando Onfoods potrà condividere i principali progetti avviati, le competenze coinvolte e le regole di ingaggio delle nuove realtà imprenditoriali che potranno collaborare per far crescere il partenariato.