Il forte aumento dell’inflazione sta rendendo la situazione sociale ed economica sempre più difficile, con migliaia di italiani a rischio di scivolare dalla povertà relativa alla povertà assoluta. In questo contesto, Amadori ha deciso di donare a Banco Alimentare un contributo economico per recuperare prodotti alimentari pari a 200.000 pasti, da distribuire alle persone in difficoltà in tutta Italia.
In coerenza con i suoi impegni sociali in ambito CSR, che lo vedono coinvolto a diverso titolo a sostegno delle comunità locali in cui opera con la sua filiera produttiva, il gruppo Amadori ha deciso di sostenere chi ogni giorno aiuta e nutre chi è in difficoltà.
Questa iniziativa nasce da un’esperienza già fatta negli anni passati insieme a Banco Alimentare. Ma se prima era circoscritta ai territori di Teramo, Cesena e Brescia, dove hanno sede alcuni dei principali siti produttivi del gruppo, quest’anno si è deciso di estenderla a tutto il territorio nazionale.
“Amadori è da sempre attenta ai bisogni delle persone, nonché delle comunità in cui è presente, come esplicitato anche nel nostro report di sostenibilità”, commenta il Presidente Denis Amadori. “In questo momento di difficoltà economica per molte famiglie, il lavoro svolto dal Banco Alimentare è ancora più prezioso; per questa ragione siamo orgogliosi di sostenerlo con un aiuto concreto”.
Giovanni Bruno, Presidente Fondazione Banco Alimentare, aggiunge: “Siamo felici e grati di poter avere al nostro fianco Amadori, soprattutto in questo momento di incertezza e profonda crisi, in cui le persone in difficoltà continuano ad aumentare. Grazie al prezioso sostegno da parte di imprese di prim’ordine come Amadori, Banco Alimentare potrà rispondere in modo concreto alle migliaia di richieste di aiuto che giungono ogni giorno sempre più numerose. Iniziative come questa non possono far altro che rafforzare la nostra alleanza con il mondo delle aziende”.