In un anno complicato scosso da gravi avvenimenti internazionali che hanno avuto ricadute economiche e sociali anche nel nostro paese, è cresciuto il numero di persone e di famiglie italiane che hanno chiesto un aiuto alimentare. Dall’inizio dell’anno sono state 85.000 in più le richieste ricevute dalle 7.600 strutture caritative che Banco Alimentare sostiene in tutta Italia: si tratta di un aumento consistente di richieste che ha fatto salire a 1.750.000 le persone aiutate dalla fondazione.
LA COLLABORAZIONE ALLA BASE DEL SOSTEGNO
Nonostante abbia dovuto far fronte anche a un aumento del 45% dei propri costi di gestione tra logistica, trasporti ed energia elettrica e a un calo del 30% delle donazioni economiche da aziende e privati, la rete delle 21 Organizzazioni territoriali Banco Alimentare non si è mai fermata e ha portato avanti ogni giorno l’attività di recupero e redistribuzione degli alimenti.
“Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese con sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta o che rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro – sottolinea Giovanni Bruno (nella foto), presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus –. Riteniamo quindi necessario far crescere ulteriormente la collaborazione fra gli attori della filiera agroalimentare, le istituzioni e le realtà del terzo settore come la nostra per rispondere in maniera sempre più efficace all’aumento delle richieste di aiuto”.
I NUMERI CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE
Nel 2022 Banco Alimentare stima di aver distribuito 110.000 tonnellate di cibo, salvandone dallo spreco 42.500: è stato perciò possibile evitare l’emissione di circa 92.225 tonnellate di CO2 equivalente. Un’attività importante quella di Banco Alimentare che, attraverso il recupero e la redistribuzione gratuita del cibo alle mense per i poveri, alle comunità per i minori, ai banchi di solidarietà, ai centri d’accoglienza ecc., riesce da una parte a dare una risposta concreta al bisogno crescente di chi si trova in povertà contribuendo anche alla salvaguardia dell’ambiente.
A questa attività quotidiana si aggiunge l’iniziativa annuale della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che da 26 anni Banco Alimentare promuove l’ultimo sabato di novembre per sensibilizzare tutta la cittadinanza a compiere un semplice gesto di carità, quello di donare del cibo a chi non può comprarlo. Quest’anno, grazie alla disponibilità di oltre 140mila volontari che hanno invitato a donare davanti a circa 11.600 supermercati e alla generosità di tantissime persone che hanno partecipato all’iniziativa, sono state raccolte circa 6.700 tonnellate di alimenti a lunga conservazione, quasi la stessa quantità dell’anno precedente.
GLI OBIETTIVI NEL 2023
“È importante anche nel 2023 dare continuità al sostegno che da 33 anni forniamo alle strutture caritative con noi convenzionate, riuscendo a mantenere gli stessi livelli del 2022 – aggiunge Bruno –. Non cerchiamo solo donazioni ma partnership con aziende, enti e istituzioni e cercheremo di promuoverle sempre di più nel corso del nuovo anno. Punteremo anche ad aumentare gli investimenti per cercare di ridurre i nostri costi di gestione, ad esempio introducendo il fotovoltaico nel nostro magazzino più grande a Parma e in qualche altra sede regionale. Non ultimo sarà fondamentale ottimizzare l’attività quotidiana con ulteriori sviluppi dal punto di vista della digitalizzazione”.