Coralis, Consorzio di imprenditori italiani che operano nel circuito della piccola distribuzione, chiude il 2022 con una novità di rilievo: il lancio di una nuova private label. Nella cornice di via Monte Napoleone a Milano, ha infatti presentato le tre collezioni a marchio privato che da gennaio prossimo porteranno in giro per l’Italia le eccellenze locali di piccoli produttori. “Il progetto è nato da una forte esigenza di collaborazione tra i nostri soci – racconta Eleonora Graffione, Presidente Consorzio Coralis dal 2002, anno della sua costituzione – volevamo trovare un collante che venisse dall’assortimento, così abbiamo pensato di creare quella che oggi viene comunemente chiamata marca del distributore”.
LE TRE LINEE
Le linee saranno tre, ognuna con caratteristiche peculiari. La prima, quella premium, sarà dedicata ai prodotti che appartengono a micro-unità territoriali. “Nasce per dare valore alle storie locali, alle antiche ricette di tradizione familiare, alle narrazioni che identificano i saperi – spiega il Consorzio – e premia chi sceglie la sostenibilità ambientale e sociale, perché l’una senza l’altra perde efficacia. È una collezione che sonderà l’universo enogastronomico italiano traducendo le biodiversità micro-territoriali del nostro Paese in prodotti di località poi diffusi in altri territori”. La seconda, invece, è dedicata alle referenze no-food. Mentre l’ultima, la marca mainstream, sarà portata avanti insieme a Crai, che collaborerà nell’organizzazione del know how. “Quest’ultima linea è la sintesi di prodotti alimentari nei quali qualità e accessibilità stanno in equilibrio – precisa Graffione – si tratta di una collezione entry level che non perde di vista la bontà, la genuinità e la salubrità dei prodotti che firma”.
VENT’ANNI DI CORALIS
Il 2022 è stato un anniversario molto importante per il Consorzio che dal 2002 porta avanti un’idea di distribuzione alternativa e nel 2021 ha raggiunto un fatturato di un miliardo. Oggi ha quasi 400 punti vendita e 13 cash&carry. “Noi non ci identifichiamo nel modello delle grandi insegne, forse perché non siamo un’industria della distribuzione, né una multinazionale della distribuzione e nemmeno una holding finanziaria – precisa Graffione – noi siamo la Piccola Distribuzione Organizzata, quella che non lavora solo con prodotti a volantino, quella che ha scelto di supportare ed enfatizzare l’indipendenza di ogni singolo imprenditore e dei produttori locali, quella che riesce ad esprimere meglio il concetto di unicità, proprio per le sue dimensioni e che può avvalersi di una versatilità che la rende dinamica e velocemente reattiva”.
Quando tutto è iniziato, lo scopo del Consorzio era quello di stipulare contratti ad hoc per realtà medio piccole, aiutandole ad allungare la propria vita. “In questi anni abbiamo cercato di fornire ai consorziati la migliore qualità d’acquisto all’interno di un mercato molto importante – continua la presidente – abbiamo stipulato partnership importanti, come quella con Crai, e nel tempo abbiamo creato altri progetti, come corsi di formazione, che potessero unire tante aziende molto radicate sul territorio, ma profondamente diverse da loro”.