Il subscription business model è un nuovo modello di consumo in cui, a differenza di quanto avviene nel caso dello shopping occasionale, l’utente del web sottoscrive un abbonamento con un fornitore online per la fruizione periodica ma continuativa di un bene o di un servizio, a fronte del pagamento di una quota per una durata variabile di tempo. Una nuova tendenza basata su un meccanismo di fidelizzazione, che anche in Italia sta prendendo piede in vari settori, non ultimo il food&beverage.
Il Covid e i conseguenti lockdown hanno avuto un effetto propulsivo nel consolidare l’abitudine all’acquisto virtuale e al modello di consumo in abbonamento, segnando una svolta anche nel mondo del food. I dati delle ricerche dell’Osservatorio e-commerce b2c del Politecnico di Milano mostrano chiaramente come il food e-commerce in Italia sia stato protagonista di una crescita imponente, che continua inarrestabile anche nel post-pandemia. Di fatto, da tempo stiamo assistendo a dei cambiamenti rilevanti nei comportamenti di acquisto e nelle abitudini di consumo degli italiani, e anche nei canali utilizzati per lo shopping. Ma con la pandemia sono cambiati anche i driver delle decisioni d’acquisto: oggi i consumatori sono più consapevoli e attenti alla sostenibilità ambientale, alla riduzione degli sprechi alimentari, al cibo sano e di produzione locale. Inoltre, sono nati anche nuovi metodi per assecondare la possibilità di fare acquisti rapidamente, ovunque e in qualsiasi momento (il quick commerce).
Ad interpretare quest’ultima tendenza del commercio elettronico sono state le app per smartphone dedicate al food&beverage delivery, che sempre più spesso cercano di andare oltre il soddisfacimento di ordini estemporanei e last-minute per trasformarsi in canali di acquisto continuativo. Fidelizzando gli utenti con offerte speciali riservate ai sottoscrittori di un abbonamento mensile o, come avviene nel caso delle cantine digitali e delle food box, puntando a organizzare un servizio di consegna regolare, personalizzato sulla base dei gusti, dalle abitudini e delle esigenze dei consumatori.
Una recente ricerca dell’hub di formazione professionale promosso da Heineken Italia e Liuc Business School – Università Cattaneo mette l’accento sul modello più seguito da varie aziende per sfruttare il subscription business. Ed è proprio il caso delle box enograstonomiche: dalla frutta e verdura bio, alle specialità del territorio, da birra, vino e gin alle ricette già porzionate con tutti gli ingredienti e le istruzioni per realizzarle. Sono in crescita anche le gift box in abbonamento, dalle calze ai fiori passando per i marshmellow.